sabato 18 ottobre 2014

Indipendence day!

Indipendence Day

9 ottobre 1962, giorno dell’indipendenza Ugandese e oggi giorno di festa per il paese. 52 anni di indipendenza dal colonizzatore bianco.
“Misses Josephine, i know that thursday is holyday, because of the indipendent day: can we'll work normally, or we’ll have some changes on our program?” chiesi appena arrivati a Nagallama, conoscendo l’importanza dei giorni liberi, di vacanza, da queste parti. 
“Nooooo. No problem at all”, mi rispose lei…
Quando poi oggi alle 9:30 siamo arrivati alla scuola e ci siamo trovati l’esercito neroazzurro schierato in pompa magna, con i vari bonghi e i vari strumenti nelle mani degli studenti più grandi, ho capito che, come sempre fanno gli africani, il “no problem” in realtà è una cazzo di risposta di circostanza per far contento il bianco e che oggi saremmo stati coinvolti in mille cerimonie che ci avrebbero tenuto ben lontani dall’aula e dal proseguimento del corso. 
E infatti…Ma per che cazzo non me lo dicono? Tanto non potrei farci nulla, dovrei, come ho fatto, semplicemente adeguarmi alla situazione e modificare il programma per riuscire comunque a portare avanti il programma, quindi perché non dirmelo? Boh! È come quando chiedi un’informazione a un africano: questi magari nemmeno ha capito che cacchio hai chiesto, ma pur di non tacere ti serve la prima cosa che ha in testa come una risposta valida e via…vai con Dio! E se tu magari ti fidi…cacchi tuoi!!! 
Ma cazzo, dimmi “non so, mi spiace”, invece di farmi perdere!!! No, invece: risposta accomodante per il mzungo e via. 
Va be’, limite comunicativo a parte, l’aver assistito a tutte le cerimonie organizzate ha reso comunque la giornata speciale e non ci ha comunque impedito di portare avanti il programma: bloccando gli allenatori in aula fino alle 13.30 per recuperare il tempo “perduto” tra balli e canti, siamo comunque riusciti a tenere attenti e coinvolti “sui banchi” tutti e 15 i nostri coaches, entrando nello specifico dei temi ieri solamente accennati. 
Voi siete furbi, ma io sono determinato, cari miei, e qui non c’è un minuto da perdere!!! E quindi…
Non contenti, poi, i nostri amici decidono dopo l’allenamento del pomeriggio, (che io ho dovuto gestire con una squadra di sole donne…madonnina che difficoltà! Non me le aspettavo, Fred mi aveva detto che avrei avuto un gruppo under 14 di maschi, quindi avevo preparato un bell’allenamento complesso, con giochi di posizione e un buon carico cognitivo, che mi sarebbe servito da spunto per l’approfondimento teorico che avevo in mente per il giorno seguente in aula, invece…ho dovuto cambiare tutto l’allenamento, perché queste povere fanciulle certo non si sono dimostrate fin dal primo incontro con il sottoscritto, in grado di svolgere le esercitazioni che avevo in mente…) ci hanno rapito, portandoci con loro in un posto a un’ora da Nagallama dove “relaxing”! Ma io non ho bisogno di rilassarmi!!! Io voglio allenarmi, cazzo! Ho un programma di allenamento da seguire. Fottuto. Sono, siamo, fottuti. Oggi si salta... E allora via, in macchina, verso questo posto che ben presto si rivela postivo: bello, bellissimo, immerso nel verde, nella pace, nella natura,  mi lascio facilmente sedurre dai manghi sotto i quali sediamo e dal tappeto di stelle che sovrasta le nostre teste, oltre che dall’ottima compagnia di misses Josephine, Fred e Kaueza oltre ovviamente ad Andre, per cui alla fine ci fermiamo li anche per la cena. Domani ci si alza prima per allenarsi, ma oggi godiamoci il nostro tilapia, sotto questa cielo oltremodo carico di stelle lucenti!

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