giovedì 16 ottobre 2014

Incidente sulla strada

Incidente su Kalagy road

Siamo in aula, presi dal nostro incontro con gli allenatori, intenti a condividere con loro la centralità del modo di essere allenatore affinché venga instaurato col giocatore una relazione positiva, base fondamentale dell’apprendimento, quando Fred ci interrompe un attimo, chiede la parola: poco fa un nostro bambino è stato investito da un maledetto matatu qui fuori, mentre rientrava a casa e ora è in condizioni critiche all’ospedale dove un tempo lavorava il CUAMM, prima base di appoggio nostra. Che cos’è un matatu? È un taxi collettivo, un macinino bianco e azzurro stile il furgoncino volgswagen degli anni settanta, simbolo dei figli dei fiori, sempre stracarico di gente e merce varia, senza vetri, con le porte rotte, o bloccate, con i sedili rattoppati alla meglio, o sostituiti da panche di legno, che sfreccia a tutta velocità per le strade ugandesi. Un vero pericolo ambulante, incurante di pedoni, ciclisti, moto e auto: lui va, suona il clacson per avvertire del suo arrivo e poi…vada come deve andare. Una volta a farne le spese è stato il gomito di Silvio,  questa volta è andata male a un nostro bambino, riconosciuto dalla polizia come uno di quelli della Primary school per via della divisa che aveva indosso, la nostra, neroazzurra. Oggi ci hanno detto che ha subito un grave trauma cranico, ma altro, al momento, non si sa. Cacchio…

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