martedì 22 aprile 2014

Tierra Santa

Tierra Santa

Archiviamo velocemente la Pasqua: si riparte! Con ancora la bocca sporca di cioccolato (cazzo, quello fondente è una tentazione grossa!), mi ritrovo nel taxi che alle 4.30 mi porta a Malpensa, destinazione Tel Aviv, per la seconda visita in Terra Santa per la stagione 2014. 
I quattro giorni di ferie sono volati e ancora nella testa, nella mente, ho vivi i ricordi del Chiapas, dei personaggi incontrati in quella parte di mondo, degli allenamenti realizzati su quei campi del mondo, ma...bisogna richiudere le emozioni nella memoria e rituffarci velocemente in una nuova avventura: altre persone, altre emozioni, altri campi mi attendono. E, cazzo, mi attendono nell'immediato! Atterriamo infatti alle 12 a Tel Aviv ed espletate piuttosto velocemente le noiose pratiche burocratiche, dribblando controlli e interrogatori vari, alle 14 siamo già in campo. E che campo! Siamo infatti al centro sportivo del Maccabi Tel Aviv, squadra storica del paese (cacchio, è più antica dell'inter!), dove abbiamo radunato, grazie al lavoro di Yasha, i nostri bambini del nucleo a sud della città, i sudanesi, quelli della parte arabo-israeliana e quelli, uno solo, del kibbutz, per mischiarli a due gruppi del Maccabi e dar forma ad un allenamento e a un torneo. Due ore volano in campo e al termine della seduta viene da noi Paulo Sousa, attuale allenatore della prima squadra, col quale parliamo un po' del progetto e di ciò che potremo fare in futuro assieme. Grande! Un altro grande ex giocatore col quale riesco a creare subito buon feeling e che, nonostante il passato da gobbo, parzialmente riabilitato dai tre anni con noi, mi lascia ottime sensazioni. In forma (si allena ancora e ha ancora un gran fisico, ma mi dice di viaggiare sui 4' al km...pensavo meglio...), entusiasta dell'avventura che sta vivendo, ha una visione del Paese e del calcio in questo paese simile a quella che mi son fatto io in questi anni di campo, per cui parlare con lui mi è piaciuto proprio. Spero di rivederlo su questi campi, o magari sul lungomare di tel aviv a correre: così rallento e vado per un po' con lui...
Bene, quindi, ottimo inizio. Domani West Bank, si passa il muro e con Gabri daremo forma ad un allenamento, anche due se ne abbiamo il tempo, con i nostri bambini...al di la. Son contento di essere tornato a viaggiare con ciccio, anche se devo martellarlo un po' per rimetterlo in forma: con la maglia inter grigia sembra un salame di cioccolato avvolto nella stagnola! Non si può vedere! Preparati!

2 commenti:

  1. Lisa chiede se le porti un sassolino dalla Terra Santa

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  2. Oltre a poterti confrontare con la realtá così varia e contraddittoria di questo mondo, hai la preziosa opportunitá di parlare di calcio..e della sua valenza educativa..con tante persone capaci ed interessanti..insomma, se riuscissi a metter giù queste riflessioni ne potrebbe anche uscire un testo o delle interviste notevoli..

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