sabato 26 aprile 2014

Giornata storica a Jaljulia!

Giornata storica a Jaljulia!

"Albe, mischiali tutti!" mi urla Yasha dal fondo del campo. " Tutti? Davvero possiamo???" tra l'incredulo e l'euforico rispondo io. "Si, si, tutti, tutti!"! Non potevamo crederci, invece è accaduto. Ebbene si: sul campo di Jaljulia, piccola città arabo-israeliana dove oggi abbiamo fatto convergere tutte le cellule inter campus del paese per un mega torneo, per un mega festival dell'integrazione, ha preso forma un vero e proprio momento storico per i nostri colori. Israeliani del Kibbutz e i loro vicini di terra, al di la del muro, hanno calpestato per la prima volta da quando siamo attivi in questo paese,  lo stesso campo, calciato lo stesso pallone e giocata la stessa partita, senza i limiti, gli obblighi o le restrizioni varie che fino ad ora accompagnavano e costringevano i nostri eventi. Sembrerà questa una sciocchezza agli occhi dei più, agli ochhi di colro che non conoscono bene questa realtà e concordo sul fatto che questa dovrebbe essere la norma, ma venendo costantemente in Israele due volte l'anno dal 2006, avendo tentato insieme a Max e a tutti gli altri intercampisti diverse vie, diverse forme, diverse strade per cercare di unire nello stesso campo due mondi tanto distanti e ostili, avendo quindi tante volte sbattuto il muso contro il duro muro dell'insuccesso, sentire oggi quelle parole e aver visto poi realizzarsi quel messaggio urlato da Yasha è stato per me, per noi tutti, un gran traguardo raggiunto. Un traguardo che segna l'inizio di un nuovo percorso, di una nuova sfida chiamata continuità e non certamente un traguardo inteso come arrivo, fine della corsa, ma finalmente sembra che inter campus sia riuscito a fare qualcosa inimmaginabile anche solo ad inizio giornata. Già, perché arrivato al campo, più volte mi è stato detto di dividere i "nemici di sempre", di non metterli nello stesso torneo e con Gabri avevo già costruito tre tornei diversi e separati per rispettare queste indicazioni, ma poi...l'inaspettato. Sinceramente non so perché, non so cosa sia successo, non so chi ci sia dietro questa decisione, ma...chi se ne frega! Forse Yasha "the hammer", Jasmin "la fotografa", forse Max "lo smilzo"...non lo so, davvero non lo so. Ma la decisione è stata presa e ora, dopo le due ore sul campo, mi godo, ci godiamo, la posa di questa prima, fondamentale, pietra. Ora possiamo iniziare veramente a pensare alla formazione, agli allenamenti, alle solite cose, come in tutto il resto del mondo neroazzurro, come in un "normale" paese inter campus. Almeno speriamo, visto che qui la continuità è sempre un'illustre sconosciuta. Ma continueremo a provarci.
 Grandi ragazzi, bravi tutti! Grazie anche per questo, Inter Campus!

1 commento:

  1. Che bello! Forse proprio l'unicitá della giornata ha reso la cosa possibile e più liscia di quanto ti aspettavi..ma dimostra comunque che si può fare!

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