giovedì 3 ottobre 2013

Uganda Once again IV

Gli insegnanti ugandesi sono sul piede di guerra: capitanati da misses Josephine, presidente di quello che può essere equiparato al nostro sindacato, stanno scioperando da due settimane per ottenere un aumento salariale, visto che ad oggi il loro stipendio è di...100$ mensili!
Se ci penso mi sembra impossibile: cento dollari, ossia trecento trentamila scellini ugandesi, anche da queste parti sono una cifra ridicola per un lavoratore! Provando a fare un parallelismo col nostro mondo, costando da queste parti un litro di benzina tremila e cinquecento scellini, quindi più o meno la centesima parte dello stipendio, sarebbe come se il nostro stipendio, secondo questi criteri, ammontasse a centosessanta euro mensili, visto che un litro di benzina è un euro e sessanta...per lo meno per gli insegnati.
Non male, direi. Ok, lasciamo stare la benzina: una cena in un "ristorante" popolare, ugandese, dove mangiano i mudugavi (uomini neri), non i mzungo, a parte il sottoscritto e Juri, mangiando fish and chips e bevendo una Nile a testa, costa mediamente 7000 scellini, quindi...non son molto bravo in matematica...più o meno un quinto dello stipendio (dovrebbe esser giusto...); facendo di nuovo un parallelismo con noi, dove una cena sobria come quella sopra descritta ti costa mediamente trenta, quaranta euro, significa guadagnare uno stipendio di 200€ mensili!
Cacchio, hanno ragione a protestare, ma...servirà a qualcosa? In un Paese dove il presidente è lo stesso dal 1986, quindi da poco dopo la caduta di Amin e la fine della guerra civile, la democrazia ha un accezione particolare, quindi anche la protesta, seppur collettiva, assume forza particolare, quindi...Spero con e per loro! Never give up!
Ma guardando al mio paese, dove le proteste fanno la stessa fine, mi vien da accantonare un po' questo mio entusiasmo...

Nessun commento:

Posta un commento