giovedì 17 ottobre 2013

Israele 16 ottobre


16 ottobre

Che giornata! Bellissima, dall'inizio alla fine! Mi son divertito come un pazzo da questa mattina, fino a ora, sdraiato sul mio letto, all'art plus hotel di tel aviv. Letto per fortuna singolo, questa notte, se no anche questa volta avrei abbracciato Silvio nel sonno, col quale ho condiviso il letto a Nazareth! Già, perché abituato ad avere SilviA, con la A finale, nel letto con me, e abituato a dormire abbracciato, o per lo meno a contatto con lei, durante queste notti, nel pieno dei miei sogni, mi son svegliato di soprassalto a contatto col peloso prof! Blea! Almeno questa volta non correrò rischi, in questa stanza-accampamento che condividiamo in tre. Abbandonata infatti la città della Galilea questa mattina, ci siamo trasferiti nella città più giovane, moderna, viva e...cool, di tutto lo stato. Mi piace un sacco Tel Aviv: sarà il mare, la spiaggia, il lungo mare teatro di grandi allenamenti, le serate sempre piene di vita, di divertimenti, la gente, l'energia che sprizza dalle sue strade...non so bene quale tra queste sia la caratteristica che più delle altre mi attrae, ma qui mi piace proprio stare. Anche se la usiamo solo come campo base, dove dormire, esercita comunque un certo fascino. 
In questi giorni infatti ci muoveremo durante il giorno per andare a fare allenamenti in tre diversi nuovi posti e già oggi, dopo un mega allenamento sul lungo mare appena siamo arrivati, ci siamo trasferiti al kibbutz per dare ufficialmente il via al nuovoprogetto Inter Campus Israele/Palestina.
 Ufficialmente perché il primissimo, proposto a giugno, era giusto un assaggio, un primo approccio per conoscere la nuova realtà, ma ora si comincia davvero e, direi ora a posteriori, subito alla grande! I bambini sono bellissimi!!! Pochi, quindi sicuramente per noi e' stato tutto più semplice, ma comunque i nani erano tutti super attenti, ben disposti e, cosa che mi ha impressionato, ultra reattivi: ogni nostra proposta, veniva da loro recepita e realizzata con grande intensità, nonostante la barriera dell'idioma apparentemente insormontabile. Apparentemente, perché il non verbale e la palla, rendono ogni lingua comprensibile a tutti, al punto che pur io spiegando l'esercizio parlando una lingua completamente sconosciuta ai più, inglese, la comprensione e stata per tutti piuttosto immediata, permettendoci di "spingere sull'acceleratore" e inserire varianti via, via piu complesse, pur comunque divertenti.Spettacolo.
 Alla fine son stato proprio contento di aver giocato con Homer e tutti gli altri "kibbutziani" e al tramonto, una splendida cornice violacea alle spalle del nostro campo, come degna conclusione della giornata, diamo sfogo alla nostra fame di calcio con una partita all'ormai classico gioco della metà campo: campo da calcetto, un giocatore protegge una porta senza mai entrare in area e potendo muoversi fino a metà, l'altro fa lo stesso nella sua porzione di campo; si calcia la palla cercando il gol e vince chi arriva primo a tre gol. 4-3 al prof, 3-0 ad Andre...dopo Gabri, Aldo e Lore, tocca a loro. Altro spettacolo! 
E domani west bank!

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