martedì 12 maggio 2015

Il viaggio infinito

INTER CAMPUS NEW YORK


Non so quanto tempo abbiano impiegato i padri pellegrini a bordo del Mayflower nel 1620 per arrivare negli stati uniti (in realtà lo so…circa due mesi, ma se no mi mancava l’incipit del racconto), ma noi oggi abbiamo deciso di emularli e anche se siamo nel 2015, nell’era del tutto e subito, subissimo, prestissimo, sbarcare a New York è stata una fatica di erculea memoria! Tutto inizia…ancor prima dell’inizio, quando Alitalia ci informa che il nostro volo sarebbe partito con 5 ore di ritardo, rendendo così inutile e soprattutto beffardo, il mio anticipato risveglio per correre alle 6:30 e, allo stesso tempo, facendomi comunque perdere la 10km di Monza! Che beffa. Se non altro però riesco a pranzare con Si e la sua pancia in divenire continuo, prima di muovermi con Andre verso Malpensa dove ci attendono altre tre ore di ritardo. W la nostra compagnia di bandiera: 8 ore accumulate di ritardo senza nemmeno aver staccato le ruote dal suolo italiano credo sia un record, ma in ogni caso son sicuro sia un concentrato di scarsezza e inettitudine; una figura, l’ennesima, da cioccolatai con turisti e lavoratori stranieri che hanno avuto la malasorte di imbattersi in un volo alitalia. E perché questo ritardo? Perché l’incendio di Fiumicino di settimana scorsa sta impattando su tutto il traffico aereo che transita da Roma e poiché lo staff dei voli alitalia è sempre romano e parte sempre da Roma, l’aereo che doveva portarli a Milano ha accumulato ritardi su ritardi, bloccando la nostra partenza (il nostro aereo partiva da Milano, ma la crew doveva arrivare da roma???W l’Italia). Assurdo. Molte ore dopo, quindi, riusciamo a decollare per poi rimettere “le ruote” a terra dieci ore dopo, quando ormai anche a New York era sera, le 23 per la precisione. Si sbarca, si esce dall’aeroporto, si prende un taxi e solo alle 2 riesco a buttarmi nel letto! A pezzi. E domani si parte presto: ore 8 colazione, perché poi dobbiamo beccare Youri e Ray per definire la settimana. Ce la farò a svegliarmi per correre?

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