venerdì 28 febbraio 2014

La stanza degli odori

La stanza degli odori

Sveglia alle 7.30, ci si veste, e tanto anche visto il freddo polare, e ci si fionda, tutte le mattine, in corsa verso Central Park, attraversando fiumane di persone dirette a lavoro, nelle nostre tutine e maglie termiche. 
Lavoro aerobico intensivo il primo giorno, forza e forza gli altri due, in mezzo al ghiaccio e ai cumuli di 80cm di neve: stiamo bene e gli allenamenti in coppia valgono sempre di più, vista l'ignoranza competitiva che scatta sempre in ognuno di noi e poi programmi come quello del mio prof preferito non possono che farti volare! 
Due volte che vengo in questa città e una delle cose che apprezzo di più è la fatica mattutina, nel contesto da film del parco di New York; peccato solo che poi, queste maledette maglie termiche, rientrati a casa e messe a prendere aria, impestino la mini stanza con il loro odore! E se la scorsa volta ero solo, ora siamo in due a riempire con la puzza dei nostri indumenti questo piccolo, piccolissimo ambiente! Insostenibile!!! Non oso immaginare le reazioni della povera cameriera addetta alla pulizia della nostra stanza..."Non aprite quella porta"!!! Dobbiamo trovare un rimedio, ma al momento non mi viene in mente nulla, se non...tapparmi il naso! Madonnina...

Puzze a parte, le cose proseguono abbastanza bene: anche ieri allenamento in palestra, sotto forma di circuito a stazioni, coinvolgendo a rotazione due gruppi su tre con esercitazioni dedicate ad aspetti motori prima, quindi tecnici, inserendo anche accenni di tecnica applicata. 
I bimbi sono scarsotti, ma hanno tanta voglia e mettono grande attenzione in ciò che fanno, quindi ci siamo entrambi divertiti e siamo entrambi soddisfatti. Solo che...cacchio, non mi aspettavo un livello così scadente, una preparazione così grossolana delle cose, anche qui, anche negli USA. Davo erroneamente per scontato che per lo meno dal punto di vista organizzativo sapessero muoversi e gestire alla grande ogni situazione, invece ci ritroviamo in palestre mini, con numeri sempre imprecisati di bambini e senza certezze fino all'inizio della seduta. Insomma...Inter Campus allo stato puro, anche dove non credevo proprio! Il discorso è sempre lo stesso: tanta mediocrità e poca dedizione ai bisogni reali del bambino, per cui...tutti dentro, palla in aria e via, inseguitela. Qui come in tante altre realtà, di conseguenza quando noi diamo un ordine alla seduta, un'organizzazione, un obiettivo e osserviamo il bambino, lo correggiamo, lo seguiamo sorridendo nel corso delle esercitazioni, la gente ci vede come supereroi, pur non facendo niente di eccezionale. Solo che...in un mondo do ciechi, l'orbo è re! 

1 commento:

  1. E comunque non ti lamentare...che bomba allenarsi in Central Park! Faceva ancora freddo? Menomale che ti sei beccato solo i rimasugli della tempesta di neve!
    Ah..non per fare la mammina, ma metterle in ammollo con un po' di sapone le magliette? Ciao!

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