giovedì 12 dicembre 2013

Ainda Brasil

Ainda Brasil

Rhete (ossia amaca), sciabordio delle onde dell'oceano in sottofondo, brezza fresca che smuove le palme sopra di me e sole, un grande, enorme sole, caldo, caldissimo, che dona energia, forza e positività! Ecco in breve riassunta la mia condizione attuale. Non ci si può lamentare, ma aspetta, frettoloso lettore, a correre a superficiali conclusioni denigranti: sono in pausa, non sono in vacanza, dopo l'allenamento mattutino e prima di quello pomeridiano, e se generalmente, a casa, lo stesso tempo lo trascorro in treno, di ritorno verso Villasanta, prima di scendere in campo in Calva, qui le stesse ore me le godo un po' di più, se mi permetti. Considera poi che ieri siamo arrivati a Natal a mezzanotte, dopo un volo ballerino di otto ore (continue turbolenze, che hanno fatto saltare anche la distribuzione del pasto, vista la violenza) e da li dopo altre due ore di macchina siamo arrivati a Pititinga, ove questa mattina, ore 9, abbiamo dato vita alla prima seduta, seguita poi dal mio allenamento personale (con Juri al rientro!!!).
 Se fai due calcoli, quindi, in ballo dalle 11 della mattina alle 6 di quella seguente, tenendo il fuso orario italiano, in piedi dopo 5 ore e subito in campo...l'amaca me la sono meritata!
Ma perché mi giustifico? Con chi poi? Be', con amici, fratelli e parenti, che leggono il blog, lavorano come matti dalla mattina alla sera e mi fanno sentire in colpa, quindi in pratica...mi giustifico con me stesso! Si, perché di fronte alle onde dell'oceano, devo fermarmi a riflettere e rendermi conto che si  il mio è il mestiere più bello del mondo e la mia è la vita più bella che potessi immaginarmi, ma qualche fatica, qualche sacrificio, un po' di impegno, è richiesto anche a me, non solo a Marco in miniera tutti i giorni dalle 6 del mattino ad oltranza, a meno che non si giochi la sera; a Bibo, reperibile h24, detto alla Maroni, ogni giorno dell'anno, Natale compreso; a Silvia, tutti i giorni a correre per Patheon dalle 8 alle, quando va bene, 20; a papà, ancor oggi, a 81 anni, in farmacia...
Be', mi piacerebbe donarvi un po' di questo, però. Non riuscendo, vi dedico un pensiero...

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