venerdì 14 giugno 2019

Si riparte, destinazione Camocim


CIAO, CIAO PITITINGA
Dopo quattro giorni di intensi e divertenti allenamenti, è giunta l’ora di ripartire, direzione aeroporto, per volare verso Fortaleza. E una volta li…sei maledette ore di macchina per arrivare a Camocim. Madonnina che palle!!! La strada è terribile, piena di buche che in alcuni punti sembrano più crateri che semplici buche, macchine e camion che procedono a due chilometri orari, ma essendo il tutto su due corsie, una che sale e una che scende, l’ipotesi semplice di sorpasso è un azzardo importante! E tutto rimane immutato per tutti gli infiniti chilometri che ci separano dalla meta! Che palle, ripeto! Non si arriva mai! Fuori dal finestrino scorrono paesini fatiscenti, all’apparenza disabitati, alternati a lunghi tratti di nulla assoluto, eccezion fatta per quando si arriva alla città di Sobral, vero e proprio nucleo urbano, con negozi, ristoranti, caffè e bar…normali. Ma per il resto…nulla eterno. Intorno alle 21 arriviamo finalmente alla meta, il tempo di una cena e si sviene nel letto. Anche perché domani alle 8 siamo in campo e volendo prima allenarmi la sveglia si punta alle 6. Faccio fatica anche solo a scriverlo. Madonnina. Per lo meno spero che a quell’ora il sole, seppur già bello splendente lassù nel cielo, ancora non sia caldissimo come invece era a Pititinga: cacchio uscivo praticamente all’alba per correre, ma la temperatura era sempre già intorno ai trenta gradi. Spero che qui sia diverso, anche se…perché dovrebbe???


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