sabato 15 giugno 2019

Camocim


CORRENDO SOTTO IL SOLE
“Non può essere, non può essere…infatti non è” diceva Canà. La citazione è d’obbligo: rispetto a quanto scritto ieri, infatti, mi vedo costretto dopo pochi metri di corsa a rivedere la mia speranza di fresco e ripensare il tutto non tanto come una speranza, quanto una pallida illusione. Fa caldissimo sempre, sole o non sole, qui a Camocim, che siano le 6 del mattino o le 18 di sera. Amen, questa è la situazione, andiamo avanti, ho troppa voglia di correre e allenarmi in questi giorni e dopo le corse mattutine e la partita di Pititinga, il minimo è dare continuità. e allora via, fuori, per la deserta Beira mar di quest’ora, puntando il faro e correndo lungo i sali e scendi continui di questa città di circa 60000 anime. l’allenamento, fortunatamente, va via piuttosto bene: le gambe girano, riesco a tenere il passo che mi ero preposto e seppur totalmente bagnato a fine seduta, non mi sento esageratamente distrutto. Il giusto. Quel giusto che mi permette poi di lanciarmi in campo per le successive ore di allenamenti coi bimbi. E mi permette di divertirmi un casino. Il primo gruppo di bambini è un bel gruppo attivo, energico, con tanta voglia di giocare e imparare, e, coi limiti ovvi dovuti alla condizione in cui vivono, educato, attento e positivo.  Molto migliorata, notevolmente, la situazione dei bimbi in campo dal mio ultimo passaggio su questi campi: nonostante purtroppo a casa e per strada le cose non siano migliorate molto dall’ultima volta che ho messo piede nello stato del Ceara, i bimbi dimostrano buona capacità di attenzione, buona disponibilità all’ascolto, grande entusiasmo e piacevole energia. A dimostrazione del fatto che l’allenamento vale più di mille lezioni a scuola, di mille discorsi, di mille insegnamenti senza palla; quell’oggetto sferico vale più di ogni altra cosa, se usato sapientemente, per crescere ed educare bambini. Ahimè il 90% di coloro che ne fanno uso, però, nemmeno conoscono questo potenziale o, forse peggio, nemmeno se ne interessano, ma questo è un altro paio di maniche. Qui ci siamo noi e le cose stanno portando evidenti miglioramenti. Certamente non possiamo dirci arrivati, non è nostra intenzione abbassare la guardia o lasciar le cose così come sono: ancora tante cose possono essere fatte e possiamo realizzare, ma la strada fin qui segnata sembra essere quella giusta. Ottimo. Avanti così


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