lunedì 4 luglio 2016

Ancora tu (new York)?

NEW YORK


Questa città è assurda: costi esagerati, traffico allucinante, migliaia di persone che affollano i marciapiedi a qualsiasi ora del giorno e della notte, null’altro che cemento, palazzi e costruzioni varie da mostrare, eppure…eppure affascinante, interessante da vedere, da visitare, ma soprattutto da vivere. Ho altri gusti, preferisco altri posti, altre realtà, dimensioni, da conoscere, da visitare, ma anno dopo anno New York sta iniziando a piacermi e sta iniziando ad entrare nella mia lista dei posti da “ri”visitare con Anna e Silvia (e chissà chi altro). Confermo il fatto che non si esce dall’hotel per mettersi in coda per poter visitare il palazzo degli Uffizi, o il Colosseo, o il Duomo di Milano, quindi per poter vivere la storia e conoscere il proprio passato, ma per salire sull’empire state building o per fare due passi sul ponte di Brooklyn,o sulla High Line, però…però dopo aver visto e rivisto tutto questo migliaia di volte in TV, quasi ti emozioni quando ci sei davanti “realmente”, quando ti senti tu stesso dentro quella scatola luminosa, parte di questo o quel film. È sciocco, lo riconosco, ma è così. E allora ogni momento libero dagli impegni di lavoro, eccoci per strada perché avendo la fortuna di aver l’Hotel a Manhattan, niente di meglio delle proprie gambe per muoversi tra i vari “set” dei vari film o telefilm del passato, a macinare chilometri su chilometri, a volte senza meta, ma solo col naso all’insù, perché qui se non guardi in alto…godi solo a metà. Tutto si sviluppo in verticale e limitare il proprio raggio visivo alla propria altezza significherebbe privarsi di un sacco di scoperte, per cui…tutti a testa in su. La cosa più bella, comunque, per me rimane l’allenamento mattutino a central park: più piccolo di quanto pensassi, ma comunque affascinante, con i suoi solenni alberi, con il suo verde vivo, con le sue piante in fiore (non avevo mai visto New York così fiorita! Forse perché non c’ero mai venuto in primavera…) e con quei mega grattacieli ad incombere su di esso. Alzi lo sguardo, anche qui, e un cielo azzurrissimo cerca di manifestarsi facendosi largo tra palazzi a punta e mega terrazzi, tra antenne infinite e vetri scuri che rimandano l’immagine delle nuvole. Anche correre diventa meno faticoso.



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