sabato 15 marzo 2014

Si riparte: Uganda, arriviamo!

O Uganda

Il mio oroscopo su Internazionale di questa settimana dice: 
" Per qualcuno casa è dove siamo nati, dice un personaggio di Awaken, un romanzo di Katie Kackvinsky, ma secondo me è un posto che devi trovare, come se i suoi pezzi fossero sparsi qua e la lungo la strada e dovessi raccoglierli. È un'idea che ti invito a prendere in considerazione nelle prossime settimane, Saggittario. Sarà un ottimo momento per scoprire qual'è il tuo posto nel mondo. E il modo migliore per farlo è cercare indizi dovunque, anche in luoghi che ti sembrano improbabili".
Devo averlo preso un po' troppo alla lettera, perché dopo la settimana da yankee e altri sette giorni in Italia, rieccomi in volo, alla volta di...un luogo che mi sembra improbabile: Aber! 
Città...no, non città; paese...no, nemmeno; villaggio...si, ecco, forse villaggio, a nord di Kampala, nel mezzo del nulla, appena dentro il parco nazionale Marcheson's fall (non credo si scriva così), dove sempre con il CUAMM, come a Nagallama, sempre in Uganda, sempre affiancandoci a una scuola, ormai da due anni siamo attivi con il nostro progetto. Be', io non so se sia giusto cercare da queste parti "casa", non so nemmeno se sono alla ricerca di essa, ma so che forse  rimanerci un po' di più, in questo periodo, a casa e rallentare un po' la frequenza dei viaggi ! Si sta vivendo praticamente da single (spero da single...) questi mesi, visto che da fine gennaio sto alternando una settimana a casa con una all'estero, e per quanto sia fantasticamente serena e splendente e il nostro rapporto stia crescendo giorno dopo giorno, io un po' più di tempo vorrei dedicarglielo. Non ora. Non si può. Almeno fino a Maggio si andrà avanti così. E va bene. Sono contento. Mi piace viaggiare, mi piace stare sui campi del mondo, ma...devo farle prendere il Uefa B!!! Così verrebbe con me. O forse quella sarebbe la rovina? Mah. Non so dire. So che svuotare e riempire lo zaino sta accendendo in me un crescente turbinio di emozioni, positive e negative, che un po' mi frastornano. E se mi guardo attorno, gli esempi che scorgo, le storie con le quali entro in contatto, non fanno che acuire il mio stato di confusione, teso tra la gioia per il lavoro che svolgo e le avventure che vivo e la malinconia nel lasciare Si a casa. Ultimamente, infatti, continuo a vedere intorno a me tradimenti, coppie che si separano, matrimoni che falliscono, legami che si dissolvono: sembra sia in corso un'epidemia, cazzo, e non nascondo che un po' di paura, un cattivo pensiero quando esco con lo zaino dalla porta di casa ogni tanto mi accompagna. 
Sarebbe comprensibile, pora tusa. 
Poi però penso a mia zia Dony, sposata da non so quanto con Pino, marinaio, capitano di petroliere, con il quale ha passato una vita...a singhiozzo. Si, a singhiozzo, perché lo zio dopo tre mesi sulla terra ferma ripartiva e per 4,5,6 mesi se ne stava per mare, lasciando moglie e figlie, due, Fede e Alia, a casa da sole. Eppure...una vita insieme, una vita da single la zia, ma ancora, saldamente, con suo marito, ora ancorato in pensione, al porto di casa sua. 
O ancora, senza andare troppo lontano, penso ai miei, sposati dal '65 con papà non lontano geograficamente, ma sempre in farmacia, a lavorare da mattina a sera, per tutta la vita, tra mille vicissitudini e mille tribolazioni, ma anche loro ancora saldamente e splendidamente insieme, cresciuti, invecchiati insieme.
E allora, pensando a loro,  quel cattivo pensiero sparisce, torna dentro lo zaino che ho sulle spalle anche adesso e riprendo il mio cammino, il mio vagabondaggio, aspettando solo di tornare ancora una volta a casa, da Silvia!
Non devo cercarla, l'oroscopo si sbaglia: so bene dov'è!

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