domenica 16 marzo 2014

Road to Aber

Road to Aber

Lunga e diritta correva la strada, diceva il saggio, e lunghissima e dirittissima è corsa quest'oggi sotto le nostre ruote per 5, interminabili ore, portandoci attraverso la savana, per una strada a "buche alternate" fino ad Angal. 
Ma questa lingua di asfalto, rosso per via della terra, che sospende per un attimo l'incredibile varietà di piante che compone la natura circostante, lo conoscete già, ve l'ho già raccontato nei miei precedenti "pellegrinaggi" ugandesi, ve l'ho già descritto in questi due anni, visto che ogni sei mesi, più o meno, torno in ognuno dei paesi, per cui non mi soffermerò a ripetermi. 
Così come non mi ripeterò, raccontandovi ancora i grandi quesiti che nascono nella mia mente ogni qual volta attraverso questi villaggi da "national geographic", questi villaggi, cioè, di capanne fatte di fango, con tetti di paglia, circolari, una vicino all'altra, già incontrate da tutti noi per mezzo di documentari o film ( penso ad esempio a "riusciranno i nostri eroi", film stupendo che mostra e descrive un' Angola che potrebbe benissimo essere un altro paese dell'africa nera),  che scatenano in me pensieri relativi al futuro dei bambini di questo posto, alle loro prospettive di crescita, di sviluppo, in una realtà come questa. No, no, questa volta vi lascio tranquilli e soprattutto non mi ripeto...

Dopo 5 ore di macchina, che sommate alle 14 di aereo di ieri fanno un bel rompimento di coglioni, eccoci ad Aber, da Marco e la sua famiglia e da tutti i nostri nuovi allenatori e i nostri 100 bambini, dove, giusto il tempo di cambiarci, ci catapultiamo in campo, per la prima seduta; bene, tutto bene direi: c'è da lavorare, c'è tanto da fare, ma qui è come se avessimo argilla vergine in mano, considerando la nullità delle basi, la latenza di conoscenze  inerenti il mondo dell'allenamento, ma considerando anche l'entusiasmo e la voglia di tutti, bambini e mister, per cui sono contento, convinto che nel giro di pochi anni vedremo ottimi risultati e grandi crescite da parte dei nostri allenatori e di conseguenza dei nostri bimbi, pronti a crescere con la palla tra i piedi. 
Al termine delle due ore di campo si corre: via con Silvio lungo la strada di terra rossa che esce dal villaggio, per la prima vera seduta di allenamento, per terminare le ultime energie a disposizione, in vista della calda, caldissima notte. 

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