martedì 5 marzo 2013

Cuba 2013

28 Febbraio

Ora si che si torna a ragionare: dopo 8 giorni di forzato riposo per una piccola lesione muscolare, al termine di questa splendida giornata ho deciso di dar forma al mio primo mini, controllatissimo, allenamento cubano. Niente di che, due serie da 12 minuti a 4' al km, ma se non altro ho ripreso a correre, a sentire un po' di affanno, a sudare non solo per il caldo, a sentire le gambe affaticate, ma soprattutto pronte e toniche, insomma, se non altro ho ripreso a muovermi! E dopo una giornata così non potevo non dar fondo alle mie energie, parzialmente ancora ahimè, attraverso questa corsa per le strade mal asfaltate di Las Tunas, percorrendo i suoi vicoli trafficati da cavalli sfruttati a mo' di taxi, da biciclette-calesse usate per portare in giro gente, da semplici cicli privati spinti da gambe di ogni età, o da macchine uscite dalle prime puntate di happy days; ad ogni passo pareva di percorrere a ritroso il tempo, perché guardandomi intorno tutto mi sembrava, fuorché di essere nel 2013, dandomi un po' la sensazione di essere un nuovo Marty Mc Fly. Bellissimo. Come bellissimo questa mattina stare in campo con gli allenatori, seppur solo a causa del malessere di Buzz/Raspelli, che lo ha costretto in camera in stretto legame con la tazza; si, perché vedendo i profe all'opera son riuscito a farmi un'idea spero un po' più completa di ciò che dobbiamo fare per cercare di migliorare le cose sui campi cubani e incidere un po' più sul loro modo di crescere ed educare bambini con un pallone. E bellissimo andare a casa di Rober e pranzare con la sua famiglia, nella casetta del padre, servito e riverito come fossi chissà quale ospite d'onore ("spaghetti, es italiano, come spaghetti", diceva il padrone di casa alla moglie intenta ai fornelli a preparare il pranzo...anche no, mi son permesso di dire; "comida cubana", la mia richiesta) e rituffarmi quindi in campo, questa volta con il redivivo Gabri. accolto dagli abbracci dei bambini più piccoli, vestiti in neroazzurro e corsimi in comtro non appena mi hanno visto! Alejandro, Ivan, Jorge...che spettacolo questi nani! E dopo tutto questo, potevo forse tornare a casa in taxi e limitarmi all'unica attività fisica di questi giorni, distruggendo anche oggi il mio povero elastico? Naaa. E allora via, lanciamoci per le strade di questo anacronistico paese, parte di questa anacronistica nazione! Spettacolo.

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