mercoledì 27 marzo 2013

Angola 2013

26 Marzo

Aspettavo solo il tordo, l'animale più difficile da mangiare, poi era veramente una riproposizione della cena di gala fantozziana! I fidi Fantozzi e Filini, infatti, erano presenti, c'era l'ambasciatore, tre diversi calici sfalsati da una parte ("ma che fa, non beve?" sentivo alle mie spalle), Fantozzi con il bavagliolo legato al collo per non sporcarsi...che spettacolo! Tutto questo alla residenza dell'ambasciatore italiano in Angola, dove siamo stati invitati a una "colazione", che in gergo diplomatico significa pranzo (e per quale cazzo di motivo non lo chiamano pranzo???), per parlare un po' di Inter, l'ambasciatore e' un super tifoso, e di Inter Campus in Angola, mangiando piatti italiani, nella splendida mega casa degli italiani a Luanda, come lui ha chiamato la casa. Alla fine, nonostante i miei iniziali timori e dissensi nel trovarmi in un simile contesto, e' stato anche divertente: l'ambasciatore e' un personaggio interessante (per conoscere meglio Luanda ogni tanto si muove da solo, in auto, per la città e per i posti intorno alla città, cosa strana per uno del suo livello, e ancor più bello, Stefano l'ha portato sul tetto della scuola di Lixeira, per "ammirare"lo "spettacolo" della spianata dove viveva prima il Roque) e impegnato, desideroso di impegnarsi per realizzare qualcosa di utile da queste parti, a nome della nostra nazione e seppur un po' distante da alcune mie posizioni, interpretazioni della realtà, mi è piaciuto. Poi mi ha fatto vivere in prima persona una delle scene più belle della saga di Fantozzi, per cui ha il mio massimo gradimento!
"Colazione" a parte, splendida, intensa e infinita giornata di lavoro, ieri, tra corso mattutino, allenamento pomeridiano, con richiesti 30 bambini e presenti 41, e serata con Anselmo, amico di Ste, incontrato per cercare di trovare ulteriori aiuti, ulteriore sostegno da parte del governo, per cui lavora, per i progetti salesiani in corso a Mota e nelle favelas dei dintorni.
Il corso, poi, merita menzione a parte, perché tutte le volte è un corso nuovo, nonostante il tema centrale sia quello affrontato altre volte, perché Ste non si limita a tradurre ciò che dico agli allenatori, ma integra il tutto con insegnamenti salesiani, ampliando il mio semplice discorso educativo/tecnico, inserendolo in un contesto molto più ampio e domando al tutto significati, valori, molto più ampi, molto più complessi, molto più...cristiani. Insomma, ogni volta il corso in Angola è un corso anche per me, occasione di crescita e di confronto unica, che mi permette di vedere, di rivedere alcuni aspetti del mio lavoro sotto un'altra luce, che dona al tutto un valore, un significato ancor più profondo e complesso, caricandomi di maggior responsabilità e consapevolezza della fortuna che ho nello svolgere questo compito.
Un corso di aggiornamento per allenatori tecnico/salesiano, non è facile da trovare in giro!!! 
Ora collasso. Domani si riparte per un'altra, infinita, splendida, giornata.cena di gala

1 commento: