giovedì 4 dicembre 2014

L'angolo dell'allenatore...cubano.

L’angolo dell’allenatore

Giocare con gli allenatori è sempre utile, da parte mia, per avere un’idea più completa delle persone con le quali si collabora, non solo dal punto di vista strettamente tecnico, ma anche umano; il campo, la palla da inseguire, la collaborazione richiesta dal gioco, la competizione, sono tutti ingredienti che portano la vera indole, il vero se’, ad uscire, a manifestarsi sinceramente, senza filtri, maschere, mostrate grazie all’intervento della ragione e del pensiero. No, quando si gioca non si pensa a come comportarsi, non si pensa a come apparire di fronte agli altri se si perde la palla se si subisce un gol, se un compagno sbaglia: no, no, quando si gioca il sangue va quasi totalmente ai muscoli e solo limitatamente al cervello, quindi quello che viene fuori è il nostro vero io, è la persona nella forma più vicina alla realtà. Per questo, quindi, punto sempre a organizzare una partita coi mister prima della fine di ogni missione (oltre che per il fatto che stare senza giocare per più di una settimana mi viene molto, ma molto, difficile…), quindi oggi, dopo la mattinata di corso finale, conclusa con il test, dopo il torneo con tutti i nostri bambini coinvolti, tocca a noi, italiani e cubani insieme, inseguire quella palla. E allora eccoci in campo, con Alex, sempre sorridente e organizzatore delle cose in campo, vero leader positivo del gruppo, non a caso referente per quanto riguarda il progetto nella sola Habana; con il solito fenomeno di Granma, intento più alle giocate individuali, a fare il fenomeno, che a giocare con gli altri, così come da allenatore punta più agli aspetti agonistici, che a quelli strettamente educativi; Joanis, la ragazza, diligente e ordinata in campo, con la giocata sempre facile ed efficace a disposizione, come quando da allenatrice organizza metodicamente la seduta e, anche se senza grande “cuore”, riesce a dar forma a sedute ben strutturare e fedeli al nostro metodo, o ancora Lazzaro, onesto gregario, difensore ordinato e diligente, che rispecchia perfettamente il suo ruolo di responsabile di tutto il progetto inter campus sull’isola. Insomma, quello che siamo come allenatori, lo siamo spesso prima come giocatori e quello che si può desumere dopo questi giorni di corso e questa partita è che su questi campi del mondo, i nostri mister sono di buona qualità: hanno tutti una grandissima preparazione teorica, essendo tutti professori di educazione fisica, sono tutti molto interessati all’argomento “allenamento”, mancano un po’ tutti di “passione pura”, di amore sincero per il gioco, interpretato solo come fatica e sudore, ma…ad averne così!!! Bello, son proprio contento della missione cuba, per quanto riguarda il campo, gli aspetti tecnici: siamo sulla strada giusta e stiamo cambiando, poco per volta, l’approccio all’allenamento dei nostri introducendo un metodo nuovo, diametralmente opposto a quello diffuso, su questi campi, quindi…hasta pronto, Cuba!

Nessun commento:

Posta un commento