domenica 26 luglio 2015

Ultima tappa della stagione: Camerun!

Camerun: Mbalmayo 2015.


Nemmeno il tempo di disfare le valige che sono nuovamente impegnato a rifarle, questa volta destinazione Camerun. Ultima missione della stagione, anche quest’anno ricca, ricchissima, di viaggi, esperienze, allenamenti e corsi e anche quest’anno chiusa nella “mia” petite afrique, dal grande Francis. Come sempre quando arrivo al termine dell’anno sono un po’ stanco, mi sento un po’ in “low battery”, ma…ok. Siamo alla fine. Stringiamo i denti, pensando che la vera fatica, il vero sfinimento è altro. Io, una volta rientrato dal Camerun, me ne andrò in ferie, le ultime…in due. E li avrò tutto il tempo di dedicarmi alle mie corse, ai miei allenamenti liberamente, senza pressioni, senza lo stress del tempo che avanza e incombe, avrò il tempo di dedicarmi a Si e alla sua panza, insomma, avrò il tempo di riposarmi e ricaricarmi in vista della mia undicesima stagione con la maglia nerazzurra indosso! Quindi…via, carichiamo le batterie e ripartiamo!!! Ad aiutarmi in questa ricerca delle energie, a darmi una ulteriore “ricarica” in questa occasione c’è la novità assoluta: in Camerun con me ci saranno due nuovi allenatori da testare, da provare sul campo, in vista di un loro futuro, possibile, inserimento nello staff. Ho bisogno come il pane di allenatori, ma essere intercampista non è roba da tutti, per cui le selezioni devono essere accurate, attente e minuziosamente pensate, in modo da poter quasi subito iniziare a far trottare i mister scelti in giro per il mondo, pronti, ma soprattutto predisposti, a vivere le esperienze che solo questo mestiere sa donarti, senza perder tempo e senza dover star loro dietro passo per passo.I due pischellini coinvolti, Dave e Robi, frutto della “cantera dei mister”, si sono dimostrati capaci e meritevoli in Calva, con i loro gruppi, ma lavorare a casa è una cosa ed è completamente diverso dal farlo in queste realtà, su questi campi del mondo. Ricercare alte intensità, essere da esempio per i mister in formazione, correggere gli errori con l’ostacolo della lingua, saper scegliere le esercitazioni adatte, utili, pur con poco materiale a disposizione e con numeri di bambini imprecisati fino all’ultimo secondo prima dell’inizio della seduta...Vedremo. Da domani mattina sarà il campo a parlare.

Nessun commento:

Posta un commento