venerdì 8 febbraio 2013

Camerun 7 febbraio


7 Febbraio


Prima giornata in aula, per il nostro corso di formazione dedicato a 62 allenatori provenienti da tutto il Camerun: c'è chi viene da qui vicino, Garoua, Maroua, chi da un po' più lontano, Bafoussame, chi da molto lontano, Yaoundé, chi da lontanissimo, Mbadmayo o dall' ancor più lontana Douala! Insomma, Inter Campus da vita due volte l'anno a dei veri e propri corsi di formazione nazionali, che accolgono allenatori da tutto il paese e la cosa mi piace un sacco! Se penso poi al fatto che qui, l'ultima volta che qualcuno ha organizzato qualcosa è stato dieci anni fa, la cosa mi piace ancor di più. Carichissimo quindi, di fronte a questa responsabilità mi tuffo in aula, avanzando tra i vari concetti che abbiamo deciso di presentare i questi giorni, con entusiasmo e sicurezza: parliamo in questa occasione del reale significato dell'educazione attraverso l'allenamento, come si realizza e come meglio comportarsi per rendere l'educazione, appunto, vero centro del lavoro dell'allenatore. Insomma, come mi ha detto un' arguta Silvia " la tesi di laurea. Non fai altro che ripetere la tua tesi di laurea".  Riduttiva la sua osservazione, ma sicuramente pertinente. La classe è attenta, partecipa, si rivela subito coinvolta ed interessata, nonostante i numeri possano essere motivo di confusione, per cui le ore passano facilmente, anche se...anche se ogni tanto scorgere tra i musi neri, nerissimi degli allenatori che mi circondano il pallido viso di Si mi fa immancabilmente trasalire! Cacchio, è tanto strano, quanto bello averla qui con me e ancor più strano, quindi ancor più bello, è stato vederla nel pomeriggio in campo: non mi era mai successo, ovviamente mi vien da dire, di osservarla vivere in prima persona la mia vita nel mondo inter campus, scorgerla inseguire un pallone, sporcarsi di terra rossa, notarla costretta a fermarsi per l'ennesima foto com questo o quell'allenatore, vivere appunto la mia realtà in toto. Non so quanti abbiano la fortuna di poter coinvolgere nella propria passione, che è diventata anche il proprio lavoro, la moglie (certo, poi qualcuno non considererebbe questa ipotesi una vera fortuna, non penserebbe e non vorrebbe nemmeno lontanamente pensare a quest'ipotesi, vivendo la presenza della consorte anche sul luogo di lavoro più come una condanna che come una gioia) e vederla divertita, contenta di e per quel che vivo e faccio quotidianamente in giro per il mondo, quindi, ancora una volta, riconosco di essere estremamente fortunato a vivere la mia vita! Grazie Inter Campus! 
Ora minimo riposo, dopo aver dato fondo alle mie energie con un super allenamento di forza alla maniera del prof (ho ripetuto il lavoro di venerdì prof, quello fatto con Juri) trascinandomi dietro anche Lorenzo, convinto poi a seguirmi nel successivo lavoro di forza con l'elastico: sarà contenta Martina. Anche oggi, dunque, riassumo il tutto con una parolina: spettacolo!

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