giovedì 7 febbraio 2013

Camerun 5 Febbraio 2013

5 febbraio 2013

Arrivati e già ripartiti, visto che solo ieri sera siamo atterrati a Yaoundé e ora ci troviamo nella nostra cuccetta, sul treno, in viaggio verso la regione del grand nord. Avvolti da un buio totale, immersi nel caldo umido tipico di questa zona di mondo, stiamo avanzando attraverso la foresta tra villaggi e città, lasciandoci alle spalle la capitale, facendo brevi soste nelle principali stazioni, durante le quali centinaia di mani ci mostrano la loro mercanzia dal finestrino, sperando in un nostro acquisto. Spera, spera! Nemmeno se me lo regalassero cadrei nuovamente nella curiosa tentazione di mangiare il batoke, o la batoke, per trovarmi così la bocca "ricca" di un sapore misto calzino di maratoneta nel post gara e maglietta intima di lottatore di sumo dopo la sauna! Che schifezza! Meno male che oltre a quella roba immangiabile, le mani ci porgono anche ananas, e quello camerunese e' il migliore del mondo per me, e banane, decisamente cibi più commestibili, anche se ora come ora non ho fame: troppe emozioni, troppe attrazioni la fuori occupano i miei sensi,  la mia mente, il mio corpo, per lasciar spazio a quella primitiva sensazione. La fuori, ma anche qui dentro, perché vivere, condividere, tutto questo, in questo viaggio, con Silvia raddoppia il valore delle cose! Oggi, alla scuola, non esser solo in mezzo ai bambini, ma ritrovarmi con lei impegnata a ballare con le bimbe, divertita dalla curiosità che i bimbetti mostravano per la sua pelle chiara, per i suoi capelli da "pupette", quasi frastornata per tutti quei nani colorati che le stavano intorno e non la lasciavano avanzare, e' stato decisamente divertente e emozionante, lasciandomi con la certezza che d'ora in avanti capirà meglio, più profondamente, i miei racconti post-viaggio. Spettacolo! 
Ora il buio si e' fatto totale e fuori dal finestrino non si riesce più a scorgere, a riconoscere, una sola figura, una sola forma, ma alzando gli occhi troviamo di che saziare la fame dei nostri occhi: migliaia di micro puntini bianchi, luminosissimi, puntellano la volta celeste, orfana della luna e quindi ancor più vuota, ancor più nuda, ancor più libero palcoscenico per le stelle del firmamento. Alla prossima stazione qualcosa mangiamo, però!

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