mercoledì 13 febbraio 2013

Camerun 11 Febbraio

11 Febbraio

Yaoundé spunta fuori dal finestrino accompagnata dalle prime luci del giorno, in tutto il suo rosso e verde splendore africano; il treno avanza lentamente nella brusse ormai spoglia, spogliata qua e la per far spazio a capanne, baracche, strade e...campi da calcio. Questo infatti è l'orario perfetto per giocare, perché il sole è ancora debole e non rischi di scioglierti sotto la forza dei suoi raggi, tant'è che ogni minimo spazio pianeggiante diventa scena di mega partite con palloni di ogni tipo, sfruttando anche il fatto che oggi per i camerunesi è giorno di festa: giornata dedicata alla gioventù, quindi giornata di feste, sfilate per le strade, tornei di varie discipline organizzate dalle varie associazioni attive in nel paese. Anche noi, meglio, anche Francis non ha voluto perdere l'occasione e sia Mbadmayo che il Cass ci aspettano per un saluto in occasione dell'odierno torneo Inter Campus, ma essendo la città mezza paralizzata per la sfilata dei bambini, scesi dal treno dobbiamo scegliere dove andare e, considerando che Mbadmayo dista più o meno un'ora dalla capitale, la scelta non si dimostra così complicata; in più il viaggio in treno, per quanto divertente ed affascinante, non ci ha permesso di riposare ben bene, quindi l'idea di partire immediatamente, passando solo velocemente da casa, non ci conquista e all'unanimità si opta per il centro sanitario del COE. Qui trascorriamo quasi tutto il giorno, eccezion fatta per un saltino all'artigianat giusto per vedere qualcosina, ma senza volontà di acquistare nulla, tra musica, balli, partite di calcio, pallamano e mille e più foto! Le foto...madonnina! Tutte le volte che vengo in Camerun passo metà del mi tempo in posa per la foto con questo, con quello, col bambino, col papà del bambino, col nonno...manco fossi una figona! Hanno uno spirito giapponese indomito! 

Chiuso, finito, anche questo Camerun è trascorso: bello, bellissimo come sempre, intenso, ricco di esperienze e di occasioni di crescita, confronto e miglioramento sotto tutti i punti di vista e questa volta con un tocco di qualità in più, la presenza di Silvia. Che bello uscire dal campo dopo allenamento e rincontrarla subito, come quando siamo a casa; o andare a cena tirando un po' le somme della giornata con Lore, programmando le 24 ore successive, preparando corso e allenamenti e avere il suo parere, una sua considerazione, una sua osservazione nell'immediato, senza dover aspettare il rientro in Italia; o finire il corso in aula e avere un riscontro immediato della lezione, saper subito da un orecchio ignorante come e se son riuscito a trasmettere ciò che volevo, ciò che era il mio obiettivo. Cacchio, anche dal punto di vista professionale è stata una bellissima e costruttiva esperienza la sua presenza con me! Quasi, quasi...noi non siamo sotto organico???

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