domenica 26 agosto 2012

Brasile 24 agosto

24 Agosto

La nottata alla fine l'abbiamo conclusa in casa: la povera Edna alle 5 circa si e' svegliata e dopo averci trovati in amaca ed essersi ripresa dallo spavento, si e' preoccupata di preparaci in casa dei letti per evitarci l'assideramento, visto il vento freddissimo! Santa donna! Le ultime tre ore, quindi, le abbiam trascorse su di un letto vero, con un lenzuolino a coprirci, oltretutto! Figata. Il successivo e quasi immediato, ahime, risveglio si e' quindi dimostrato meno traumatico del previsto e, forse per l'idea di scendere a breve in campo dopo una astinenza da palla durata 21 giorni, nemmeno tanto destabilizzante dal punto di vista fisico e ciò mi permette di affrontare con serenità ed energia la giornata. Giornata che inizia in campo e si conclude...in campo! Doppio allenamento, infatti, con due gruppi di bambini "pititinghiani" e poi grande partita con allenatori e abitanti vari del posto. oddio grande: una partita sette contro sette, che dura 35 minuti e si conclude 0-0 non e' proprio grande, m il mio obiettivo, visti gli elementi in campo con me, dichiarato a Juri all'inizio era correre il più possibile e in archivio, alla fine, son riuscito a metter quasi 5 km, ai quali ho poi aggiunto i quasi due della corsa finale fino a casa, quindi posso dirmi soddisfatto, pienamente soddisfatto. 
La giornata pero' non può certo dirsi conclusa ed infatti la sera ci attende una festa tutta italiana nella villa di non so più chi, amico dei nostri amici  della fondazione vida a pititinga, nostra partner nel progetto. Italiani che popolano il piccolo villaggio dove lavoriamo da quasi due anni, che trascorrono le loro vacanze in questo posto sperduto e che si riuniscono, si trovano insieme spesso e volentieri, in occasioni come quella ci anche noi siam stati invitati quest'oggi. Musica dal vivo, balli e canti, ci accompagnano fino al cedimento fisico, giunto sorprendentemente molto tardi rispetto alle mie attese; cedimento che mi fa' ora "cadere la penna", spingendomi a chiudere tutto, occhi compresi, ed andarmene a dormire. A domani.

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