lunedì 12 marzo 2012

Brasile 2012

Brasile 2012 Rio!!! Magica Rio! Rieccomi qui, dopo più o meno sei mesi di assenza, torno in questa parte del mondo inter campus dove c'e' ancora tanto, tantissimo da fare e dove pero' risulta tutto difficile, complicato, ma non per questo meno affascinante. Qui il nostro "teatro" delle operazioni e' la favela, o meglio sono le favelas della comunita' do Amare', un'enorme città nella citta', un microcosmo autoregolamentato e autogestito. Favela, questa realtà conosciuta di nome da tutti, ma lontana dall'immaginazione dei più; noi con Del entriamo e usciamo continuamente dalle diverse comunità inserite nel progetto, dalla vila do joao, alla madureira, dalla villa do alemao, alla Mare e via, via, passando per tutte le altre, ma se non fossimo costantemente seguiti da un autoctono, un favelito, non resisteremmo tre passi dentro questi posti. Ad ogni  punto di ingresso, infatti, le sentinelle, armate di pistola o fucile e walkie talkie, controllano tutto, verificano che non ci siano ospiti indesiderati e se non riconoscono qualcuno che sta entrando, lanciano il segnale alle postazioni seguenti, per avvertire tutti del pericolo e dei possibili "disagi" alle loro attività, portati dai visitatori non graditi. Una volta dentro, poi, la vita si svolge con apparente normalità, tra negozi, supermercati, bar e ristoranti ( i churrasqui in favela son fighissimi!!!), pur sempre sotto l'occhio vigile di fucili o pistole varie. Questo e' ormai il terzo anno che vedo, che tocco con mano,  questo mondo alternativo, eppure ogni volta e' uno stupore nuovo che si accende, vivendo a stretto contatto con i diversi nuclei, con i diversi microcosmi. Oggi poi la favela Vila do Joao e' animata da un grande fervore, per il concerto che i Cacinha Preta terranno questa sera al campo: la banda e' una delle più famose di musica forro di tutto il Brasile, in tour per Rio, e oggi trascinata qui da Del e dai suoi contatti per aprire ufficialmente la sua campagna elettorale di candidato alla prefettura di Rio. Grande movimento, quindi, nella favela; fervono i preparativi ed intorno al campo un grande mercato di ogni genere, dai vestiti ai dvd, occupa le strade, invase di gente e al calar del sole la cosa non cambia, anzi, aumenta ancora il flusso di persone, attirate dalla musica, perennemente trasmessa da ogni bar, e dal fresco sceso sulla città. Io mi lascio trasportare da questa vita  e osservo il mondo intorno, entusiasta dell'esperienza: bambini che giocano a calcio per strada, donne giovanissime che passeggiano con aggrappati al collo bimbetti di pochi mesi, adolescenti dell'eta' dei miei della Calva che osservano il via vai attaccati alle radio, con le loro armi ben in evidenza...la vita nella favela!

1 commento:

  1. "Quanti sogni, viaggi, colori..."
    Bellissimi racconti, letti tutti d'un fiato.
    Roby

    Ps. Sono il giovane allenatore che le aveva scritto un pò di giorni fa. Ho trovato il suo blog per caso. Molto bello. :)

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