mercoledì 31 ottobre 2018

New York 2018

New York, ancora tu
…ma non dovevamo non vederci più? Invece…rieccomi qui, dopo un anno e mezzo dall’ultima visita, torno nella grande mela, alla ricerca di un partner valido col quale ripartire con il nostro progetto. Questa volta niente ESTA per me, non posso farlo: ho un timbro iraniano sul passaporto, quindi son dovuto passare dal consolato americano per un’intervista al fine di ottenere il visto e poter così mettere piede nella “terra della libertà”; al momento dello sbarco per questo motivo sono un po’ preoccupato e mi frullano nella testa mille pensieri sorti in considerazione della situazione attuale del paese: chissà quante domande mi faranno per i timbri che ho, chissà quanto tempo dovrò perdere, chissà quando riuscirò ad arrivare in hotel, chissà, chissà, chissà. Invece tutto si risolve in breve, molto più velocemente che con l’asta, poche domande, un bel sorriso e via, verso i taxi. Non devo nemmeno aspettare il bagaglio, perchè come sempre ho solo lo zaino con me, quindi sbarco alle 13:37 e alle 13:55 sono già sul taxi, direzione Lexington av. Benissimo. Così riesco ad allenarmi con calma, prima del primo appuntamento, fissato oggi alle 18. Arrivato in hotel, infatti, giusto il tempo per salutare Paolo, svuotare lo zaino e in trenta minuti sono nuovamente fuori, direzione central park! La strada la conosco, è semplice, per cui appena uscito inizio subito la risalita verso la 5th avenue, passando da park avenue e madison, per poi lanciarmi tra i mille e più passanti verso il grande polmone di Manhattan. Poco meno di un miglio dopo la mia partenza mi ritrovo già nel celebrassimo parco newyorkese, che decido di “circumnavigare” per completare il mio allenamento defaticante di oggi: visto che sono in piedi dalle 5 e visto che ho nelle gambe 9 ore di aereo, oggi mi godo “da turista” il giro del parco! E allora via, lasciandomi la pista del ghiaccio sulla sinistra (son già pronti a Natale, da queste parti) mi lancio tra i continui saliscendi del parco forse più famoso al mondo, gira intorno al lago e schivando le migliaia di persone che oggi han deciso di venire qui, rientro alla base passando davanti alla statua di Balto, per poi imboccare nuovamente la quinta strada e far ritorno a casa. Vero, non vale il “mio” parco di Monza, ma correre qui ha sempre un fascino speciale, ha sempre un gusto particolare: sarà per la moltitudine di persone che gira insieme a me lungo le strade, sarà per i palazzi giganti che si affacciano oltre le chiome rosse, gialli e verdi per via dell’autunno, sarà per qualsiasi altro motivo, ma questa città, per quanto non mi piaccia, ha sempre un gran fascino.


Nessun commento:

Posta un commento