martedì 2 ottobre 2018

Verso la Russia

TOCCO E RIPARTO
Giusto il tempo di lavare il materiale, stirare le polo di rappresentanza, archiviare nella memoria la positiva esperienza ungherese e rieccomi in aereo: destinazione Voronezh. Cinque giorni a casa son pochissimi, soprattutto per Anna, che in questo momento difficile per via dell’inserimento all’asilo ha bisogno e chiede esplicitamente la mia presenza, ma son stati comunque proficui per noi tre e credo di esser riuscito a darle un po’ più di sicurezza per affrontare questa nuova avventura e per riuscire a riprendere il via per un’altra missione senza troppi sensi di colpa. Senza troppi, si, ma qualcuno per forza di cose rimane in me bello vivo. Quando poi lei, come ha fatto la sera del mio ritorno, mi sussurra nell’orecchio “non te ne vai mentre dormo, vero?”, ecco che il senso di colpa diventa assoluto! Ma…va così. Questo ancora rimane il mio lavoro e non posso fare a meno di viaggiare per svolgerlo al meglio. Devo imparare a gestire meglio il mio calendario, questo è certo, ma i miei continui vai e vieni sono una costante nella mia vita da quindici anni e anche Anna imparerà a conviverci. Mi consolo sempre dicendole che “ogni mio ritorno è una grande festa; se fossi sempre a casa non ci sarebbe questa gioia nel riabbracciarsi”. Ma non so se la beve…
Anyway. Eccoci in marcia. Si torno in Russia dopo sei mesi, per verificare se i semi gettati nel corso dell’ultima visita hanno portato alla nascita di qualcosa di solido, di stabile, da cui ripartire per il progetto in questo lato di mondo. Una settimana intensa, in giro tra le tre scuole scelte insieme al partner locale e a Pirelli, accompagnati dai nostri mister, mattina e pomeriggio, sperando di non trovar sorprese come successe con la scuola con cui lavoravamo prima. Solo il campo potrà dircelo. E allora via, scendiamo anche su questi campi del mondo.   


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