venerdì 17 marzo 2017

Bukra, Quds

Bukra,Quds! 


Dayr Yastia. Ti trovi nel cuore della Cisgiordania occupata. Sei a pochi minuti da Nablus, dove la resistenza e la Palestina sono alla base del vivere quoridiano, e ad altrettanti pochi minuti da Petach Tikva, bel sobborgo ad est di Tel Aviv, tra gli uffici dell'high tech israeliano e il moderno stadio della città. Non esistono parole appropriate per spiegare le contraddizioni di questo luogo assurdo, solo immagini, forte e chiare, come quelle del negozio di gomme a pochi metri dall'ingresso del villaggio: sei già in zona palestinese, ma circondato da insediamenti ebraici, e dunque il negozio, gestito da palestinesi della zona che vivono le difficoltà di una vita senza liberta', mostra grosse scritte in ebraico, la lingua del nemico, probabilmente più interessato nell'acquisto dei nuovi modelli pirelli. Ed è così anche la nostra storia di Inter Campus in questi posti. Siamo amici di tutti senza dirlo a nessuno, come un negozio di arabi con le scritte in ebraico tentiamo di diventare i collanti di una terra spezzettata, tra check points ed intifade. In che senso? Beh, non è facile nella società israeliana definirsi collaboratore dei palestinesi, come non è buona cosa girare in Cisgiordania da israeliani..La soluzione ? Darsi meno definizioni possibili, per far parlare poi il campo e il sorriso dei nostri bimbi stanchi. Perché se abbiamo capito che nella Palestina orgogliosa come nell'Israele indipendente gli adulti sono ben difficili da chiamare "partners".. I bambini di questa terra sono la vera partnership di Inter campus. I sorrisi e le energie di chi vive guerre e divisioni sono sicuramente più sudati, più conquistati e piu soddisfacenti. E come il bambino israeliano sconfigge paure e diffidenze, razzismi più o meno innati, e si imbatte nel bel campo di bet safafa sentendosi pian pianino a casa... Il bambino palestinese sa che le divisioni del papà e della mamma (a cui si da sempre ascolto) hanno meno valore di fronte alla ghiotta offerta della famiglia Inter campus :" bukra Quds?" (Domani a Gerusalemme ?)"Bukra Quds!!" Rispondono i bambini pieni di quella gioia che nel nostro mondo fatto di agio e comodità e' paragonabile alla gioia del "ragazzi non c'è la prof tutti in cortile a giocare a calcio ". Eh sì, perché domani, dopo la maratona di Gerusalemme che passa per la knesset, la città vecchia e quella nuova, incrociando narrative e storie, luoghi che non si incontrano mai, saremo sul nostro campo di gerusalemme, e saremo tutti li, dal Sudan a dayr Yastia dalle sinagoghe alle moschee da Israele alla palestina, a far parlare il campo. E sarà un giorno speciale per Karim,( e per tutti i bimbi di dayr Yastia),che forse non avrà le nuove Nike che indosseranno i bimbi israeliani o quelli più abbienti di bet safafa, ma che con le sue bassissime Superga calchera' per la prima volta nella sua vita il suolo di Gerusalemme, città santa di tutti ma negata ad alcuni, sogno di una narrativa piu viva che mai, sogno che prende vita non grazie alla violenza ma grazie al pallone.Ah, e grazie ai nostri colori, l'azzurro e il nero. E quindi si caro Karim e cari bimbi di dayr Yastia... BUKRA QUDS!!!

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