martedì 15 luglio 2014

Inizia il corso

Si comincia!

Passata la notte, siamo pronti per iniziare: gli allenatori sono arrivati, l'aula è allestita, si può dare inizio al corso di secondo livello, per allenatori che già hanno seguito i nostri corsi, dedicato a "come essere allenatore inter campus: consigli pratici, metodologici per la gestione della seduta d'allenamento". Via allora e già solo l'inizio, l'ingresso in aula, è un'emozione: Gerrard, Thomas, Arseine, Domeniqua...tutti i presenti sono allenatori già incontrati nel mio cammino in inter campus, sono ragazzi con cui sono già stato a Limbè, o a Esekà, o a Bertuà, o a Mbalmayo, o, o, o...sono tutti ragazzi conosciuti, vecchi amici che ho la fortuna di incontrare due volte l'anno e tutte le volte è una bella emozione. Che svanisce, però, in fretta: c'è un sacco di lavoro da fare e non ci si può, non si deve perder tempo. E allora si parte: 4 ore filate di lezione, con grandi interazioni, con grande partecipazione da parte di tutti, perché a noi non piace fare i professori; i nostri corsi sono scambi di opinioni, di idee, legate al mondo dell'allenamento e quando abbiamo a che fare con allenatori cresciuti con noi, partiti da zero e oggi veri e propri mister, le cose da dire sono tantissime e le ore volano senza che ce ne si accorga, permettendoci ogni volta non solo di lasciare qualcosa, ma anche di prendere qualcosa, che ci aiuti nella nostra crescita. E non è sciocca, banale retorica: ogni volta, finito il corso, sento di aver appreso qualcosa in più, di essere cresciuto un po' e oggi come non mai ne ho un estremo bisogno. L'anno calcistico, infatti, mi ha prosciugato e mi sono reso conto che durante questa stagione le mille cose complementari all'allenamento che ho dovuto curare hanno limitato, se non del tutto annullato, le mie occasioni di miglioramento, di crescita. In particolar modo la gestione dei genitori in Calva, quest'anno, mi ha annientato e ,mi son reso conto solo ora, tanti limiti della mia squadra, dei miei ragazzi, non sono stati da me correttamente affrontati, gestiti e allenati per causa mia, troppo preso dal genitore 2004 che non vuole lasciare il figlio fermo quando non è schierato in campo, dalla mamma 2006 che vuole giocare più partite, dal papà 2001 che vuole che si faccia correre in allenamento il figlio e da un sacco di altre cazzate con le quali ho avuto a che fare quest'anno. Ma ora, qui, con i "miei" allenatori, tutto ciò che ho perso, posso recuperarlo, con loro e con i miei compagni di viaggio, tra aula e campo. Dopo le 4 ore in aula, infatti, c'è il campo ad attenderci e li mi scateno (sbagliando, credo a posteriori): con Fabio e Silvio decidiamo di suddividerci la seduta, ma...non ce la faccio! prendo in mano i bambini nella fase iniziale, li porto con me attraverso diverse varianti a sperimentare movimenti e gestualità per loro nuove, li accompagno in analitico, li abbandono solo per un momento a Fabio, per poi rituffarmi nella seduta e guidarli fino alla partita finale. meno male che avevo detto che mi sarei fatto da parte. va be', sarà per domani...
Alla fine dell'allenamento tocca a noi: garmin al polso, via!!! 1000, tabata, 1000, tabata, 1000, con recuperi mini e tempi record per me (secondo tabata 1160 metri!)! Grandissimi. Sarà l'aria del Camerun, sarà la "mia" Africa a ritemprarmi così?

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