giovedì 29 novembre 2012

Colombia, 28 Novembre

Vacca boia, che coma! sono stanco morto, ma credo sia normale dopo una giornata del genere, iniziata alle 6.30 di questa mattina e senza pause, almeno fino ad ora. Be', certo, non ho diritto di lamentela, perche' il dovertimento e la spensieratezza l'hanno fatta da padroni tutto il tempo, ma semplicemente mi permetto di avvertire un po', tantissima, di stanchezza.
La lunga giornata, inoltre, con il suo sole pallato, brillante ed indisturbato fin quando non ha deciso di sparire dietro l'orizzonte, mi ha donato un colorino marrone luccicante, ma in alcune zone, coppino su tutte, tendente al rosso aragosta. Niente a che vedere con Gabri, che ha raggiunto una fluorescenza degna di un abitante di Fukushima, nonostante il povero ciccio si sia anche ricoperto di protezione solare sia questa mattina prima di entrare in campo, che nel pomeriggio. Por bagai, chissa domani come brucera'!!! Considerazioni sulle rispettive abbronzature a parte, oggi ho avuto il primo contatto con il calcio colombiano e con l'educazione all'allenamento dei bambini e mi son potuto rendere conto che la concezione del tempo e' qui molto simile a quella africana: vanno a zero all'ora, cacchio! se sul campo non sei sempre presente, attivo, stimolando i bambini e accompagnandoli costantemente, questi rischiano di addormentarsi durante la seduta, per la pacatezza con cui affrontano le situazioni! Madonnina! In piu hanno da subito evidenziato una certa difficolta nel muoversi, giocare, rispettando regole, spazi tempi determinati, scanditi dal Profe,  come se non fossero, e forse e' proprio cosi', mai stati abituati a giocare in una esercitazione o un esercizio strutturati, con delle regole precise, imposte per aiutare il bimo a raggiugere i suoi obiettivi. Insomma, un bell'impegno l'allenamento da queste parti, una bella sfida presentare ed introdurre il nostro metodo, ma son sicuro che anche questa volta saremo in grado, come oggi tuttavia, di proporre allenamenti di qualita' adeguati alle caratterisitche proprie, specifiche, del bimbo colombiano.
Ora pero' chiudo gli occhi: domani alle 5.45 ci vengono a prendere per andare a giocare a calcio e dietro quella palla voglio correre e divertirmi al massimo delle mie possibilita'. Buona notte, dunque, e a domani.

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