domenica 26 febbraio 2012

Congo Lumumbashi, 23 febbraio

Archiviata desolatamente la partita dell'Inter, rieccoci presto in moto, alla volta della scuola st.bernardette, ormai sede ufficiale del seminario inter campus. Solita, emozionante, accoglienza, all'arrivo con un numero smisurato di bimbi neri come la notte e sorridenti che ci corre incontro; accoglienza questa alla quale spero di non abituarmi mai, per le emozioni e i sorrisi che riesce ancora a regalarmi. qui, insieme ai nostri 13 allenatori parliamo e discutiamo di allenamento e fasi della seduta e fra domande, risposte ed esempi vari, eccoci velocemente catapultati nuovamente in macchina, insieme al nostro gia' fidato Stephane. Direzione Chawama, villaggio nella brousse, a poche decine di chilometri da Lubumbashi, immerso nel verde, nella savana della stagione delle piogge e strapopolata di bambini e bambine...in neroazzurro. Gia' lo scorso anno io e Lorenzo venimmo qui, insieme al mitico Padre Angelo, per dar vita ad un allenamento, e per questo motivo i bambini, vedendomi, iniziano a chiamarmi per nome, a corrermi incontro e a salutarmi, cercando tutti di darmi il cinque, per poi chiuderlo e sbattere col proprio pugno contro il mio...emozione indescrivibile! Qui, a Chawama, io e Raffaele diamo vita ad un allenamento, coinvolgendo direttamente i 40 giocatori, 20 bambini e 20 bambine, facenti parte del progetto,  e indirettamente i restanti...boh, 100 forse, abitanti del villaggio,richiamati dalle risate, dal vociare, dai rumori, generati dalla truppa in neroazzurro e assiepati a bordo campo. L'ora e mezza di allenamento vola via repentina, lasciandoci nuovamente in macchina, intenti a percorrere la strada dissestata, rossa viva, che congiunge la città al villaggio a ritroso; strada questa che corre attraverso la savana, attraverso la natura vera e selvaggia, attraverso baracche e baracchini vari che combattono quotidianamente con la natura per continuare a mantener vivo e saldo il proprio spazio, il proprio metro quadro, strappato, sottratto alla foresta selvaggia. Rientrati alla procure mi cambio velocemente per poter correre velocemente con Gabriele in palestra, unico luogo dove poter correre liberamente, senza correre il rischio di venire investito, o di contrarre una qualche malattia alle vie respiratorie. 5km sono il lavoro di oggi, per poi riunirmi ai miei compagni di viaggio e con loro muovermi verso un bellissimo ristorante "agriturismo": una fattoria nel centro della citta, con animali di ogni tipo, che cucina in maniera molto accurata carne fresca e, a mio dire, molto buona. Archiviata anche la cena, eccomi ora nel letto, pronto per il sonno, in vista della infinita giornata di domani!

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