venerdì 19 settembre 2014

Si comincia

SI PARTE SUBITO IN QUINTA!!!

Arrivati! Ore 7, eccomi finalmente sbarcare all’aeroporto di Cochabamba, ore 13 italiane…buono, direi! Considerato che sono in ballo dalle 12:15 di ieri, non male. Deve essere per questo motivo che mi sento un po’ in coma, come se mi fossi svegliato nel mezzo della notte per andare a far pipì; la sensazione è la stessa. Ma l’emozione di tornare in questa parte di mondo è più forte della stanchezza e dopo aver rivisto e salutato con piacere Massimo Casari, il nostro referente locale, e lasciato lo zaino oltre a quel pigro sovrappeso di Gabri in Hotel, mi tuffo per strada per un bell’allenamento rigenerante. In programma ho 20’ di corsa continua cercando di stare sotto i 4 al km…in programma! Già, perché la realtà vuole che la città sia dentro una valle a 2700 metri di altitudine, attraversata dalla cordillera de Cochabamba, che forma la parte orientale della Cordillera del Tunari e quindi risulta splendidamente ornata dalle sue gigantesche montagne, abbarbicata sulle pendici di questi giganti scuri, rendendo così ogni strada, ogni via, ogni spazio per correre inevitabilmente in atroce pendenza. E che pendenza! Uscito dall’hotel inizio subito la mia “scalata, puntando una strada in cima apparentemente, secondo quello che ho sbirciato con google earth, isolata e pianeggiante, ma per raggiungerla metto subito a dura prova la mia forza di volontà: l’altitudine e l’impervio percorso mi sfiancano in breve, ma…l’obiettivo è lassù, dove voglio partire. Non sufficientemente provati dai gradi delle salite che devo affrontare, la mia frequenza cardiaca e il mio passo sono ulteriormente stimolati dai numerosissimi randagi che girano per le strade in cerca di rumenta umana con cui sfamarsi, incuriositi e un po’ infastiditi dalla mia presenza, che mi guardano, mi abbaiano e alcuni mi rincorrono anche, costringendomi ad accelerazioni o a cambi di direzione improvvisi, utili per l’allenamento, un po’ meno per la mia tranquillità. Nonostante tutto, comunque, i 4 al km sono mantenuti per tutta la durata dell’allenamento come richiesto (4.03 a dir la verità fino in fondo) e soddisfatto e contento rientro in hotel per svegliare ciccio, avvolto nelle lenzuola, e preparare la seduta di allenamento pomeridiana. Alle 15 infatti arriva Massimo a prenderci e dopo un piccolo salto nel passato, per me, col saluto fatto al centro, dove torno dopo 4 anni, eccoci in campo: questi non è più quella distesa di sassi e ghiaia dove abbiamo avviato il progetto, ma è diventato uno splendido e sicuro sintetico posto un po’ più centralmente rispetto alla città, capace così di attirare molti più bambini e evitare infortuni e problemi vari. Su questo morbido manto diamo vita a tre allenamenti per i tre gruppi di bambini coinvolti ogni pomeriggio nelle attività sportive inter campus, al termine dei quali…sono a pezzi!!! Altro che cena: io voglio dormire adesso!!! Ma tengo duro, anche se solo per un paio d’ore, ma ora…la penna crolla. E io con lei. Buona notte!

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