venerdì 26 ottobre 2012

Uganda 21 ottobre


21 ottobre

"Bam, Bam"!
"Baaam, Baaam"! 
La porta sembra cadere, sotto i colpi potenti di Tito, deciso a svegliarci "dolcemente" questa mattina. Riemergo a fatica dal coma in cui verso da circa sei ore, durante il quale ho sognato cose senza senso, la più bella delle quali e' stata una mia invenzione, un mio brevetto, regalato ad alcuni personaggi africani, di non so bene quale paese, con i quali avevo a che fare: delle specie di stracci che venivano infilati nelle buche, perché qui come in altri paesi africani le buche sono le regine delle strade, per colmarle e render le strade più morbide e la guida, quindi, più confortevole. Geniale, direi. 
Abbandono quindi il mio sogno africano, per aprire gli occhi nella realtà africana, come sempre piena: piena di odori, colori, suoni, piena di gente che cammina lungo le strade per andare non si sa mai dove, piena di occhi curiosi che scrutano il mzungo, lo studiano e si chiedono cosa mai ci faccia li, con loro. 
La strada che mi porta all'african village di Mokono, dove alloggiamo, grazie a tutta questa "pienezza" scorre veloce e ben presto mi ritrovo in campo, alla saint Joseph Primary School, con i bimbi ad accoglierci e gli allenatori pronti per farci vedere il loro allenamento, come da me sempre richiesto il primo giorno. Credo infatti che osservare un loro allenamento sia fondamentale per il proseguo dei lavori, perché solo vedendoli all'opera possiamo veramente capire dove intervenire e come intervenire per facilitare il loro lavoro con i bambini e render l'allenamento veramente uno strumento educativo e non solo un momento da passare, inseguendo in maniera anarchica una palla. Qui il livello e' buono e le proposte son tutte valide e ben sviluppate, anche se le intensità della seduta sono un po' troppo africane, lasciando un po' troppo i bambini in attesa tra un'esercitazione e l'altra, ma...it's african time!
Le cose comunque vanno alla grande, son soddisfatto del livello raggiunto e contento di vedere come usano i nastri e le esercitazioni coordinative che gli abbiamo proposto in questi anni non a caso, ma seguendo una logica ed una progressione. Grandi ragazzi. Dopo allenamento breve "debriefing" per illustrare il nostro lavoro di questi giorni e cosa ci aspettiamo da loro. quindi monto il Garmin, cambio la maglia e...via! Si corre. Rientro di corsa all'african village. Poco più di 8 km attraverso i villaggi di Nagallama e Mokono, accompagnato dalle urla dei bambini e dalla bici di Pihardi! Mitico Pihardi, che ha chiesto la bici a Mike, per seguirmi, un po' come fa Silvia a casa. Spettacolo! Peccato solo le macchine, non proprio ecodiesel, che mi affumicavano lungo il percorso, impedendomi quasi di respirare, ma comunque gran primo giorno! Chi ben comincia...

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