giovedì 20 settembre 2012

Congo Kinshasa 2012



Kinshasa 2012
Macchine che viaggiano in ogni senso e direzione, camioncini adibiti al trasporto di persone che invertono la marcia senza curarsi dell'avvento di altri mezzi, gente che cammina su ogni spazio percorribile ad ogni ora del giorno e della notte, caos, polvere, confusione, odori e suoni...bentornato a Kinshasa.
La città mi si ripresenta a distanza di sei mesi e, nonostante tutto, mi appare migliorata, meno caoticamente disorganizzata e selvaggia; sarà sicuramente la strada asfaltata che da Limite' attraversa la città e arriva fino a Gombe' a semplificare e migliorare le cose, ma comunque, nel suo innegabile e caratteristico caos, Kinshasa mi sembra migliorata. Le recenti elezioni che hanno, guarda un po', confermato il presidente alla guida del paese, in carica dal 2001, hanno rinsaldato il potere nelle mani dei soliti, dando pero' stabilita' al paese, grazie alla quale qualche cosa inizia a farsi, anche per il popolo. Qualche cosa, poco. pochissimo di fronte a ciò che andrebbe fatto, ma...piutost che nigot! Alain conferma queste mie impressioni a colazione, presso una caffetteria gestita da delle suore salesiane austriache, che dopo aver messo in piedi una scuola alberghiera, hanno iniziato a usare la caffetteria per il tirocinio degli studenti. Geniali. Qui siamo in attesa di incontrare due ragazzi per capire le possibili evoluzioni del progetto in seno alla partnership con Unicef avviata due anni fa, ma...parliamo del campo che mi viene meglio...

Conclusa quindi positivamente la mattinata, con l'apertura di buone prospettive future per il progetto, nel pomeriggio  e' toccato ai nostri allenatori, Alain, Shogun, Blaise e Maiala, scendere in campo con i bambini, per permetterci di capire un po' a che punto siamo, come lavorano e come possiamo aiutarli per crescere e migliorare. L'osservazione del loro allenamento e' stato per me un momento di grande soddisfazione, perché vederli tutti col pallone in mano, pronto per essere inserito in campo nel caso l'altro uscisse, vedere la qualità e l'intensità delle proposte, vederli creare il cerchio a fine allenamento per salutare tutti i bambini con un grido unanime, come piace fare a me, e' stata proprio una bella soddisfazione. Mia in primis, perché ho dato io le linee guida da queste parti, ma anche dei vari allenatori che mi hanno accompagnato in questi tre anni di vita di Inter Campus Congo. 
In definitiva, quindi, archiviamo positivamente il primo giorno. Ora spetta alla prima squadra, in campo con il Rubin Khazan, farmi trascorrere una bella serata! Forza Inter!

1 commento:

  1. come sempre ci fai vivere alla grande le tue esperienze...bebe... l'inter di quest'anno dovrebbe avere un pò della tua "voglia di calcio" e della tua "forza"
    ciao francesco

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