giovedì 20 settembre 2012

Congo Kinshasa 2012


Porco cane, se c'e' una cosa che proprio odio dei viaggi in Africa e' sicuramente l'orario delle partenze! Costretto sempre ad alzarmi quando la notte e' ancora nel pieno delle sue forze, a sentire nell'assoluto silenzio quel fastidiosissimo, già normalmente, ed acuto suono della sveglia, a muovermi in silenzio assoluto per non svegliare Si e a convivere, almeno fino al sorgere del sole, con questa specie di malinconia legata all'allontanamento dalla suddetta moglie ancora dormiente, acuita dal buio la' fuori. Normalmente infatti uscir di casa e lasciarla per una settimana, dieci giorni, e' già difficile, ma il pensiero del viaggio, degli allenamenti, degli amici grandi e piccoli neroazzurri che andrò ad incontrare, il più delle volte a ritrovare, mi aiuta a scacciar la saudade e a vedere con entusiasmo l'ennesima partenza, ma se fuori il buio ancora avvolge il mondo la cosa diventa più lunga e complessa. Ad ogni modo, malinconia o meno, rieccomi in marcia, direzione Congo Kinshasa, direzione Alain e associazione Oujana, direzione bimbi che vivono in miseria, che mangiano a turno nel corso della settimana, che nessun'altra prospettiva d'innanzi a se hanno, se non la strada, i furtarelli o chissà cos'altro per aiutare la famiglia a racimolare il necessario per campare giorno dopo giorno, direzione bimbi che magari, con l'inserimento in queste squadrette, riusciamo ad indirizzare verso un futuro migliore, certo non idilliaco magari, ma...chissà. La palla magica può tutto.  Questa sera arriveremo a Kinshasa, capitale del R.D.C. ex Zaire e qui, per i prossimi sette giorni io e Dario, accompagnati da Max, saremo sul campo di sabbia dell'associazione insieme ai nostri bambini e ai loro quattro allenatori.
Via allora, e che il viaggio duri il meno possibile, visto che il caviglione, ricordo della partita di lunedì, inizia già a dolere. 

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