mercoledì 26 giugno 2024

UGANDA DEL MIO CUORE

 Che emozione tornare in Uganda. Per me è un po' un cerchio che si chiude: qui nel 2019 tra le lacrime avevo annunciato che di li a poco avrei lasciato inter campus (anche se ancora non avevo una alternativa) per via del clima invivibile che si era ormai creato, per il rapporto ingestibile con "egli" e per tutta una serie di motivi che mi rendeva impossibile continuare a far quello che allora era per me il più bel lavoro del mondo. 

E tornare qui ora, sotto altre vesti, rivedere quelli stessi allenatori...o meglio un paio di loro che sono riuscito ad invitare al corso, e programmare con loro una visita a Nagallama domani o dopo domani, per me vale tantissimo. 

Qui dove pensavo che tutto ormai fosse concluso, che i mie campi del mondo sarebbero stati solo quelli della Lombardia, ora mi ritrovo carico di mille nuove esperienze e mille nuovi...campi alle spalle. Cercando comunque, nonostante tutto, seppur lontano, di continuare ad aiutare la stessa scuola, le stesse persone, gli stessi bambini di un tempo. Grazie a chiunque stia tirando i fili della mia vita. Grazie davvero. Perché fin dalla prima visita in Uganda (credo fosse il 2005, vero Max?) questo posto, come solo un paio d'altri, sempre in africa, mi ha regalato qualcosa di speciale, qualcosa di unico. Si parla tanto di mal d'Africa e, pur avendo sempre pensato fosse una cazzata, una invenzione di qualche fenomeno mzungo per far pesare le proprie esperienze in questo continente, anno dopo anno mi sono accorto della sua esistenza, del suo significato. Paesi come Uganda, Camerun, Angola e Congo mi hanno contagiato, mi hanno in qualche modo reso dipendente fin dal primo contatto, imprimendo nella memoria fin da subito una esperienza tanto unica e gratificante, capace di legarmi a loro a tal punto da farmene sentire la mancanza quando sono nelle mie comodità occidentali. 

Uebale, dunque, per questa nuova opportunità. Avanti tutta


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