martedì 4 dicembre 2018

In aula

IN AULA
Alla fine anche questa volta ce la siamo cavata alla grande e tutti gli allenatori presenti, quasi un centinaio nei tre giorni, sono andati a casa contenti, soddisfatti, ma sopratutto con una nuova visione dell’allenamento, un nuovo punto di vista riguardo ciò che si può combinare sul campo, un punto di vista che non ho la presunzione di pensare ora faranno proprio, ma che penso abbia instillato in loro qualche dubbio affinché riescano, o per lo meno provino, a vedere il calcio non unicamente come mezzo per arrivare ad essere professionisti e soprattuto ad essere ricchi. 

Poi magari, tornati alla loro realtà, faranno propri solo i discorsi sul metodo per fasi, sul miglioramento del gesto tecnico oppure riutilizzeranno solo le esercitazioni, ma…sarebbe un peccato. Vista anche la loro partecipazione, le loro domande e il fatto che tutti sono “allenatori” parte di un progetto sociale già attivo, sarebbe un peccato, vero, continuare a limitare il loro intervento alla sola area motoria, anche se ogni giorno di più mi rendo conto che l’idea dominante di calcio in questo lato di mondo, che siamo sinceri, va a braccetto con quella con cui mi scontro quotidianamente anche a casa mia, risiede anni luce da quella che invece è propria di inter campus e di tutti i suoi allenatori, il sottoscritto per primo, per cui capisco che uscire dalla loro visione delle cose dopo soli tre giorni possa essere difficile, forse impossibile, ma…chissà. Noi ci si prova. Penso poi che questa volta l’aver chiesto loro di partecipare ad una seduta nelle vesti del bambino sia stato ancora più utile rispetto al solito (onestamente non credo in questo genere di role playing) per cercare di far capire cosa significa realmente, nel concreto, vivere un allenamento inter campus, giocare e divertirsi mentre si corre, si pensa si collabora e quindi si impara. Insomma…mentre si gioca a calcio! Vedremo al nostro ritorno qui se qualcosa è cambiato. Nel frattempo metto in valigia anche questa esperienza, utile per me e per il mio futuro da allenatore e da uomo. Avanti così. 


Nessun commento:

Posta un commento