sabato 28 luglio 2018

Inter Campus 2.0

INTER CAMPUS 2.0 CAMERUN
La strada scelta per l’evoluzione, la crescita, di Inter campus in Camerun ci sta portando a diminuire un po’ i numeri degli allenatori, e quindi dei bambini coinvolti direttamente nel progetto, per riuscire ad avere maggior controllo, maggior cura delle nostre “squadre”, con lo scopo unico di alzare la qualità dei nostri mister e del loro intervento educativo sui bambini, fedeli come sempre a quello che ritengo essere un mio imprescindibile principio, ossia più qualità, anche a discapito della quantità. Un’evoluzione, un inter campus Camerun 2.0 questo che era da tempo che cercavo di realizzare e che ora, lentamente, sta prendendo forma, si sta definendo, tanto che siamo già riusciti a portare in questi giorni qui a Mbalmayo, in questa cittadina sulle colline (siamo a quasi settecento metri di altitudine) a circa quaranta chilometri da Yaoundè "solo" 20 allenatori pre-selezionati con un test, rappresentanti delle venti cellule che insieme con Francis abbiamo deciso diverranno le venti cellule “ufficiali” inter campus. Passare quindi da aule con minimo quaranta allenatori provenienti da tutta la petite afrique come mi succedeva gli anni passati, a questa situazione quasi famigliare non nascondo mi abbia lasciato un po’ stupito inizialmente, ma non appena ho iniziato a parlare e ho potuto osservare tutti i “miei” coach negli occhi, ho potuto avere da tutti riscontri su ciò che stavo illustrando, domande pertinenti e intelligenti, osservazioni altrettanto intelligenti, ho capito che la strada imboccata è quella giusta. Qui abbiamo bisogno di stare addosso agli allenatori, controllarli, indirizzarli, quasi guidarli, per essere sicuri che tutto stia andando nel verso giusto; come ben mi insegna Francis, se non sei sempre presente, se non dai continuamente indicazioni su ciò che deve essere fatto, se non lanci loro continui stimoli per smuoverli da quella apparentemente naturale condizione di apatia diffusa, le cose non andranno mai come vuoi tu. E se me lo dice un camerunese, c’è da credergli. Quindi ben venga la riduzione dei numeri, senza per questo escludere che anno dopo anno le cellule possano tornare ad essere le quasi duecento di prima. Ci vorrà del tempo, ma tanto non abbiamo fretta


Nessun commento:

Posta un commento