lunedì 10 novembre 2014

The river

The river

Quand’ero più giovane leggevo un sacco di fumetti e uno dei tanti che contribuiva alla mia folle spesa mensile era ESP, la cui particolarità era consigliare della musica da abbinare alla lettura dell’albo. MUSICA, vera, speciale…almeno per me. Prendo spunto da questa reminiscenza per consigliare l’ascolto della canzone che troverete seguendo il link, mentre scorrete le mie parole. 
https://www.youtube.com/watch?v=nAB4vOkL6cE

Fa freddo, cacchio, fa freddissimo e certo essere in questo parco, lungo il fiume Hudson certo non facilita l’avvento di una temperatura più sopportabile. Ma è qui che facciamo allenamento: InWood Park, all’estremo nord di Manatthan, in un parco pubblico che affaccia sul New Jersey, nascosto là dietro, là in fondo, dietro quei coloratissimi boschi, arancioni, gialli e verdi, che fungono da confine tra i due stati. Il fiume in mezzo, enorme, pienissimo in questi giorni, grigio e…freddissimo anche lui! Osservarlo mi raffredda ancora di più, vederlo scorrere lentamente, ma con vigore, mi fa rabbrividire, eppure da quando metto piede nel parco non posso non guardarlo: l’acqua, la corrente…non so che cazzo devo aver assunto oggi, ma il corso d’acqua mi incanta e scatena una tempesta di pensieri nella mia testa.

"We'd go down to the river  
And into the river we'd dive 
Oh down to the river we'd ride " 

Stop Albe! Bisogna rimandare: ora c’è da tornare su questo lato del fiume e preparare la giornata qui, a Inwood, al freddo e al gelo! È qui, infatti, che oggi diamo ufficialmente il via alle attività, con tanto di stampa, sponsor (pirelli) e autorità varie a dare un po’ di “colore” all'evento. Non son propriamente questi i miei momenti preferiti, ma…fermiamoci qui. Sotto con i campi, le maglie, i tavoli.
I bambini arrivano piuttosto puntuali rispetto alle loro abitudini, alla loro sudamericanissima consuetudine, per cui più o meno in orario rispetto alla tabella di marcia diamo inizio alle cose: Youri ringrazia, l’amministratore delegato di Pirelli America parla, il congressman (un personaggio che sembrava uscito dai Robinson!!!), l’ambasciatore italiano alle nazioni unite parla, Franco fotografa, gli operatori riprendono…insomma, tutto perfetto e alla fine, con quel poco di sole presente durante la giornata che ci abbandona del tutto e un vento gelido che ci accompagna, riusciamo a dar vita anche a un mini torneo sul campo “adornato” per l’occasione da centinaia di cacche di oca! È buio, buissimo, ma Ray, su mandato di Youri, dopo che alla fine del primo allenamento della settimana avevo fatto richiesta, ha recuperato due mega luci di quelle che si usano per i lavori stradali, quindi…click! Fiat lux! E anche i bambini possono giocare e finalmente scaldarsi un po’, dopo aver preso un sacco di freddo. Un po’ di casino sui tre campi che ho disegnato, tra fotografi, telecamere e personaggi vari che occupano i già angusti spazi adibiti a terreno di gioco, per cui il torneo si trasforma in partite a raffica, con minime soste per evitare l’assideramento, con l’obiettivo di far divertire e far giocare il più possibile i nostri giocatori. 

Nessun commento:

Posta un commento