Nella capitale
YEREVAN
Arrivato prestissimo (4 del mattino) nella capitale Armena,
decido, dopo un sonnelino di due ore, di uscire ad esplorare la città “by run”.
Una visita di corsa, nel vero senso della parola, di quelli che sono i punti
più interessanti di questa città: il palazzo del governo nella centralissima piazza
della repubblica, il lungo viale pedonale che porta all’opera e l’immensa scalinata
della “cascade”, per poi arrivare in cima al memoriale del genocidio e
concedermi un allungo di un paio di km nel parco della vittoria. Bellissimo.
Sicuramente il fatto di aver esplorato il tutto correndo mi ha condizionato
positivamente, ma la città mi appare comunque molto bella, per lo meno
affascinante. Questo mischione tra architettura di chiaro stampo sovietico e i
vialoni quasi parigini; i giardini curatissimi con repliche di varie opere di
Botero e la vista sullo sfondo del Monte Ararat; la gente intorno che va dal
normo tipo asiatico, al tipico modello caucasico e il tutto sempre avvolto da
un non so chè di medio orientale, che mi riporta alla mente alcuni scorci di
Beirut, così come di Teheran. Insomma, un primo, veloce (più o meno) morso alla
città sicuramente gustoso, prima di cambiarmi e dirigermi al centro tecnico per
un check dell’aula, del campo, del materiale per i prossimi giorni di corso.
Cosa rapida, di un paio d’ore, utile per conoscere i partner della federazione
che ci accompagneranno durante la missione e per conoscere il campo, i campi. E
che campi! Il centro è bellissimo: l’edificio oltre ad ospitare i vari uffici,
tra cui quello del ct della nazionale(posto vacante, al momento), ha al suo
interno diverse camere da letto per i ritiri delle varie nazionali, una cucina con
annessa sala da pranzo, un paio di saloni per conferenze, una palestra
perfettamente equipaggiata e un campo multidisciplinare indoor. Senza
dimenticare i campi esterni: tre campi in erba naturale, uno dei quali con una
mega tribuna, più uno in sintetico, tutti regolamentari. Devo ammettere che non
me lo aspettavo così completo e all’avanguardia. Veramente notevole.
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