lunedì 1 agosto 2016

Inter Campus all'ONU

Ci vuole del tempo per capire bene le cose, per far scemare le emozioni e comprendere meglio ciò che si è fatto e il valore, eventuale, delle azioni; è per questo che ci ho messo un po' a riprendere in mano il mio diario virtuale e scrivere, raccontare l'ultima, grande, esperienza inter campista. Ora, a distanza di un paio di giorni provo a riguardare indietro e a fissare su questi fogli ciò che è stato, magari per capire anche meglio io stesso le cose.
La sveglia suona un po' prima del solito, perché se io e Andre oggi vogliamo allenarci l'unico momento disponibile è questo, vista la fitta agenda degli impegni odierni. Fuori, pur essendo solo le 7, fa già caldissimo. Caldo e umido ci accompagnano per tutta la seduta, per tutte le ripetute, ma non ci abbattono anzi, forse per il pensiero fisso a ciò che succederà nel pomeriggio, le gambe girano alla grande e il menù scivola via senza intoppi. Sudato fradicio, ma soddisfatto per la fatica, rientro nel gelido hotel (gli americani sono dei ritardati: come cacchio si fa a tenere l'aria condizionata sparata a questo modo???), colazione nel solito stanzino (preferivo la sala dei giocatori, dove per errore ci siamo trovati a mangiare il primo giorno, guidati da Toldo) e via, pronti per il trasferimento. Direzione 760 United Nations Plaza, New York, NY 10017, USA, ossia Palazzo di vetro dell'Onu. Già, perché oggi saremo ospiti noi di inter campus coi nostri bambini, insieme alla squadra e a tutto lo staff, proprio li, in quel luogo ove tante decisioni fondamentali per il mondo vengono prese (o almeno, discusse...), dove nel bene o nel male tanta storia è passata. Pensa un po', io, qui presente per l’evento Inter at UN: The power of football to change the world, fostering the Sustainable development goals, dove come Inter Campus portiamo la nostra testimonianza di come sia stretta la relazione tra il mondo dello sport e i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs) che le Nazioni Unite intendono completare entro il 2030.  Cazzarola...l'Onu. Da piccolino pensavo di fare del calcio la mia vita, ma mai avrei immaginato che attraverso quella palla rotolante sarei arrivato fin qui! Certo, non io, Alberto Giacomini, noi, Inter Campus siamo arrivati fin qui, però seduto su quelle poltrone a sentir parlare dal palco della conferenza, mediata da Joe Colombano, il Vice Rappresentante Permanente per l’Italia, l'ambasciatore Inigo Lambertini, il Presidente dell’Inter Erick Thohir, Javier Zanetti e il responsabile ONU dei programmi per la gioventù Ahmed Alhendawi, al momento ci sono io, quindi...chi l'avrebbe detto. Ma l'emozione più grande è arrivata dopo, quando ci siamo trasferiti nella sala dell'assemblea generale, noi, con tutti i bambini. Li, dove veramente si discute, li dove tanti personaggi storici si sono succeduti, ora tocca a noi, anche solo passare, anche solo vedere, ma...tocca a noi. Ora mi sa che farò un tour tra tutti i miei prof del liceo a raccontare cosa sto combinando...

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