mercoledì 15 marzo 2023

Torneo si, torneo no

 Sveglia presto, mini allenamento per il risveglio e poi via, in macchina, verso lo stadio scelto non senza difficoltà ieri. Già, non senza difficoltà, perché una volta arrivato l'ok dal presidente della federazione per procedere con l'organizzazione del torneo finale, è sorto il problema del campo. Un po' perché qui non ce ne sono, un po' perché il campo doveva essere "all'altezza della fifa", quindi non potevamo prendere un campo in terra rossa, africana, qualsiasi, per non dare al mondo un immagine negativa del paese ("altrimenti mi prendono per i cogli..i", dice l'amico di marsiglia). Ma via, ormai lo abbiamo trovato, andiamo al campo! Dall'hotel allo stadio sono 15 minuti (incredbile trovarsi in Africa e non rimanere imbottigliati nel traffico. Ma qui funziona così. Hanno addirittura i semafori, oltretutto rispettati...), ma quando arriviamo ci aspetta una sorpresa. Una spiacevole sorpresa. L'evento è rimandato. Oggi non si farà nulla. Non sono stati avvertiti alcuni ministri, la figlia del presidente non era al corrente dell'importanza della giornata, i bambini non possono venire...insomma, mille supercazzole, ma ciò che è certo è che oggi nessun pallone rotolerà su questo campo. Scattano le telefonate per fermare le leggende fifa, gli ospiti, i vip, i giornalisti, le decine e decine di persone invitate e ad ogni telefonata cresce in noi la delusione, ma anche la rabbia per una cosa che a noi, soprattutto ai miei compagni di avventura, appare incomprensibile. Non voglio fare l'esperto di geopolitica, ma ieri, quando Gerrard parlava, capivo perfettamente la sua posizione, il suo stato: se "dall' alto" non arriva l'ok ufficiale, qui, le cose non si fanno. Che tu ti chiami FIFA, Uefa e chissà cos'altro. I miei colleghi un po' meno e, nonostante il mio tentativo di spiegare il punto di vista del nostro amico, non son riuscito a render ben chiara la situazione. Ma il no di questa mattina, forse, è servito maggiormente allo scopo. 

Con le pive nel sacco, quindi, rientriamo in hotel, dove è prevista una riunione con il ministro dello sport, il ministro dell'educazione, il presidente della federazione e il segretario generale. Per...per organizzare il torneo che domani potrà svolgersi!!! Si, proprio così. Oggi no, ma domani si. Perché? Forse è meglio non esplicitarlo troppo. Ma l'importante è che domani saremo in campo. Chiedo più volte conferma, certezza del fatto, e dopo aver ricevuto le dovute rassicurazioni posso andare a correre felice. Ok, oggi è passato. Iniziamo a pensare a domani e ai cento bambini.

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