Giro turistico, da Blantyre al lago Malawi
TOUR IN MALAWI
Partenza immediata, subito dopo la conclusione del torneo…subito
dopo, più o meno. Perché prima pranziamo insieme ai mister, poi posiamo per le
solite mille foto ricordo, quindi ci dirigiamo verso la macchina e aspettiamo un’altra
buona mezz’ora non si sa cosa, ingannando il tempo coinvolgendo in un mini torello
una decina di bambini incuriositi da queste due facce bianche nel loro
territorio. Quando finalmente si parte, dobbiamo prima passare velocemente dall’hotel,
perché questa fuga non era prevista, quindi dobbiamo perdere un’altra buona
mezz’ora nello spiegare che ce ne andiamo con un giorno di anticipo e che
quindi devono scalare il costo della notte dalla prenotazione già pagata.
Insomma, un casino assoluto, ma finalmente quando ormai sono le 15 (il torneo
si è concluso alle 10:30 e la manifestazione alle 11:30) riusciamo veramente a
partire alla volta del lago Malawi. Solito trambusto per uscire dalla città
(come quando dovevamo lasciare Yaounde con Francis: era sempre la parte più
lunga del viaggio), acuito dalla mancanza di benzina nelle stazioni di
servizio, che causa delle file chilometriche, senza esagerare, e caos non
appena ci si avvicina ad un distributore, ma poi finalmente, siamo fuori. E al
di la del mio finestrino scorrono immagini conosciute, seppur di un altro
paese: tratti di foresta confusa, con intrecci di alberi di ogni forma e
dimensione, che si alternano con piccoli villaggi, a volte con case in muratura,
a volte costituiti solo da qualche capanna con il tetto di paglia e colori
vividi, fortissimi. Dal rosso della terra, al verde scuro della foresta; dall’azzurro
limpido del cielo, al marrone polveroso delle zone di “città”. Questa volta, in
più, giriamo intorno ad una alta montagna (mzuzu se non ricordo male), che si
staglia alla mia sinistra e procediamo lungo due grandi laghi prima, e un lungo
e stretto fiume poi (chili river), prima di arrivare alla nostra destinazione
finale, quando ormai è buio pesto, pur essendo solo le 20. Il tempo di scoprire
la stanza per la notte (una cameretta tipo casetta di paglia di un villaggio,
dotata di tutti i confort necessari, zanzare e geco compresi) e…crollo nel letto.
La giornata è stata lunga, lunghissima, e, seppur assolutamente positiva, molto
sfiancante. Il giusto riposo mi attende, dunque, in attesa della corsa
mattutina di domani.
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