A volte ritornano...Nemmeno ricordo da quanto tempo non scrivo su questo blog. Che pirla che sono. perché mi convinco attraverso mille scuse di non aver tempo, di non aver nulla da scrivere (forse questa cosa è vera), di non aver voglia, ma poi mi rendo conto di aver perso un'altra occasione, di aver perso un altro momento che potevo fermare su questo foglio virtuale, perché se penso di poterlo affidare alla sola mia memoria...
Va be', adesso ci sono, ho riaperto queste pagine. Dall'ultima volta son trascorsi non so quanti altri viaggi e non so quanti altri bambini allenati e allenatori incontrati. E dall'ultima volta non so nemmeno più quante cose nella mia vita son cambiate, perché da quando ho lasciato inter le novità, fin qui per lo più positive, si sono susseguite a ritmo vertiginoso. L'ultima è sicuramente il mio nuovo incarico al calcio monza, ma...non è questo il momento. Ora vorrei tornare qui, dove mi trovo ora, a Caracas, per provare a fissare le emozioni di questi giorni.
Dopo 7, forse 8 anni torno nella capitale venezuelana, questa volta con un altro marchio addosso, ma sempre con lo stesso entusiasmo, la stessa curiosità, e il paese, le persone, mi ricambiano come sempre han fatto: carinissime, aperte, gentili e super accoglienti. I 60 allenatori della federazione, nonostante il mio itagnolo, han dimostrato giorno dopo giorno di comprendere e soprattutto apprezzare ciò che sto condividendo con loro e oggi, durante il festival, è stato bello vederli sul campo muoversi con destrezza e guidare con capacità i vari gruppi di bambini che mettevo loro a disposizione. Hanno una sensibilità "cubana" verso l'educazione, verso l'insegnamento, per cui viene loro abbastanza naturale entrare in sintonia coi bambini e guidarli con sensibilità nel corso della seduta. Dico sensibilità cubana, perché vedo in loro tante affinità con gli allenatori dell'isola caraibica, dal modo di rapportarsi con i giocatori, all'amore per la parola (la lotta più difficile da vincere, qui e a cuba, è proprio fare in modo che durante la seduta riducano al massimo i tempi di "discussione"), dall'inclinazione alla battuta, alla risata, alla preparazione di alto livello per quanto riguarda lo sport...per lo meno teoricamente. Si perchè poi in campo han lasciato piuttosto a desiderare, quando li ho coinvolti come "bambini" nel corso della formazione, ma gli interventi, le domande, anche le riflessioni, si son rivelate sempre intelligenti, pertinenti e puntuali. Esattamente come mi è sempre successo a Cuba, esattamente come mi è sempre successo da queste parti quando capitavo con Inter campus.
E il caso ha voluto che oggi per la giornata finale la federazione venezuelana di calcio abbia deciso di portarci nel municipio sucre, nel barrio del Petare, esattamente lo stesso barrio dove giocavo ai tempi neroazzurri. Un caso, ma come diceva dylan dog, le casualità non avvengono mai per caso: mi piace credere che ci sia un master of puppets che ci lanci dei segnali, che non sempre siamo in grado di cogliere, per farci vedere, capire, che tutto è scritto, segnato, governato. Noi possiamo cogliere questi segnali e leggere il disegno più grande che c'è sopra di noi, per noi, oppure ignorare il tutto e procedere come se nulla sia. In fin dei conti non è che mi cambi la vita allenare ancora al petare, piuttosto che in un altro municipio, ma mi piace credere che non sia stato un caso. E anche "l'intorno" richiamava in me le esperienze passate: le case che circondano il campo, la gente che entra e esce, la musica, la confusione...ordinata. è stato bello, è stato divertente. Ora però mi domando perché non ho voluto chiamare, sentire, i miei vecchi compagni di avventura di caracas, mario berdugo su tutti. Ho il suo numero, potevo coinvolgerlo, ma a differenze degli altri paesi inter campus dove son tornato con fifa, non ho voluto sentirli, chiamarli, coinvolgerli. Non so spiegarmi il perché, ma ogni volta che mi son messo a scrivere un messaggio a Mario...poi l'ho cancellato. E ora non so dire "peccato" oppure "hai fatto bene". Al momento solo: è andata così. Ci penserò...