SI PARTE SUBITO IN QUINTA!!!
Arrivati! Ore 7, eccomi finalmente sbarcare all’aeroporto di Cochabamba, ore 13 italiane…buono, direi! Considerato che sono in ballo dalle 12:15 di ieri, non male. Deve essere per questo motivo che mi sento un po’ in coma, come se mi fossi svegliato nel mezzo della notte per andare a far pipì; la sensazione è la stessa. Ma l’emozione di tornare in questa parte di mondo è più forte della stanchezza e dopo aver rivisto e salutato con piacere Massimo Casari, il nostro referente locale, e lasciato lo zaino oltre a quel pigro sovrappeso di Gabri in Hotel, mi tuffo per strada per un bell’allenamento rigenerante. In programma ho 20’ di corsa continua cercando di stare sotto i 4 al km…in programma! Già, perché la realtà vuole che la città sia dentro una valle a 2700 metri di altitudine, attraversata dalla cordillera de Cochabamba, che forma la parte orientale della Cordillera del Tunari e quindi risulta splendidamente ornata dalle sue gigantesche montagne, abbarbicata sulle pendici di questi giganti scuri, rendendo così ogni strada, ogni via, ogni spazio per correre inevitabilmente in atroce pendenza. E che pendenza! Uscito dall’hotel inizio subito la mia “scalata, puntando una strada in cima apparentemente, secondo quello che ho sbirciato con google earth, isolata e pianeggiante, ma per raggiungerla metto subito a dura prova la mia forza di volontà: l’altitudine e l’impervio percorso mi sfiancano in breve, ma…l’obiettivo è lassù, dove voglio partire. Non sufficientemente provati dai gradi delle salite che devo affrontare, la mia frequenza cardiaca e il mio passo sono ulteriormente stimolati dai numerosissimi randagi che girano per le strade in cerca di rumenta umana con cui sfamarsi, incuriositi e un po’ infastiditi dalla mia presenza, che mi guardano, mi abbaiano e alcuni mi rincorrono anche, costringendomi ad accelerazioni o a cambi di direzione improvvisi, utili per l’allenamento, un po’ meno per la mia tranquillità. Nonostante tutto, comunque, i 4 al km sono mantenuti per tutta la durata dell’allenamento come richiesto (4.03 a dir la verità fino in fondo) e soddisfatto e contento rientro in hotel per svegliare ciccio, avvolto nelle lenzuola, e preparare la seduta di allenamento pomeridiana. Alle 15 infatti arriva Massimo a prenderci e dopo un piccolo salto nel passato, per me, col saluto fatto al centro, dove torno dopo 4 anni, eccoci in campo: questi non è più quella distesa di sassi e ghiaia dove abbiamo avviato il progetto, ma è diventato uno splendido e sicuro sintetico posto un po’ più centralmente rispetto alla città, capace così di attirare molti più bambini e evitare infortuni e problemi vari. Su questo morbido manto diamo vita a tre allenamenti per i tre gruppi di bambini coinvolti ogni pomeriggio nelle attività sportive inter campus, al termine dei quali…sono a pezzi!!! Altro che cena: io voglio dormire adesso!!! Ma tengo duro, anche se solo per un paio d’ore, ma ora…la penna crolla. E io con lei. Buona notte!
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