Questa volta non son io a scrivere; questa volta lascio...la tastiera a un Amico, a un collega, che vuol raccontare gli ultimi viaggi affrontati.
Padre Ralph/Silvio, un po' invasato su temi cristiano/cattolici, è il famoso prof di cui spesso parlo e son ben contento di averlo "ospite" su questo spazio. A lui la tastiera, dunque e buona lettura.
SILVIO
Padre Ralph/Silvio, un po' invasato su temi cristiano/cattolici, è il famoso prof di cui spesso parlo e son ben contento di averlo "ospite" su questo spazio. A lui la tastiera, dunque e buona lettura.
SILVIO
E’ arrivato il tour dell’est
Europa in questo inizio d’estate e sul finire della primavera.
Nel giro di un mese Polonia , Russia
e Bulgaria. Di tutto di più, molte analogie, altrettante differenze
e situazioni di riflessioni pressoché interminabili.
Siccome i paese questa volta son tre
la condivisione sulla falsa riga della mail precedente la vedo
buona cosa. Via si parte….hayde, idi…..
Il VIAGGIO
Non siamo stavolta di fronte a
viaggi intercontinentali, ma spostamenti brevi, verso oriente , con
solo qualche ora di fuso orario. Due tre ore che non cambiano la vita
ma che permettono di entrare , mentalmente , nella realtà locale e
di iniziare nell’analisi delle aspettative e di ciò che sarà.
Se a Cracovia sai già che Olek ti
accoglierà come un fratello, avendo già un’idea di ciò che sarà
di bello, in Russia , poiché è la prima visita nulla sai di ciò
che ti aspetta (proprio nulla perché appena inizia a vedere lettere
cirilliche di difficile decodificazione e lingua difficoltosa nei
suoni e nelle articolazioni), un avventura entrante che non sai dove
ti porterà. L’arrivo a Mosca nel maestoso Sheremetyevo o al
Domodedovo fa capire che la superficie è rapportata al paese
interminabile, conferma che avremo nell’arrivo nel centro della
capitale, dove troviamo nel pieno cuore una strada con due
carreggiate ognuna di sei (!!!) corsie….
La Bulgaria è diversa ed a lei sono
legato in quanto primo viaggio tre anni fa ormai; ritrovare Christian
e Yordanka tre anni dopo aver testimoniato la nascita del loro Amore
e vedere ora il piccolo Edoardo nella pancia materna suscita emozioni
indescrivibili che culminano nell’arrivo a Sofia in una giornata
bollente oltre i 35°c.
L’ACQUA
Fonte di vita e speranza: in
Cracovia si snoda dividendo in due la città la Vistola (o Wisla) che
procede ai piedi del castello Wawel laddove la cattedrale ospita le
tombe di numerosi Re e Religiosi cattolici Santificati e dove sempre
per me è difficile mancare. Da li al centro , cioè piazza del
Mercato (la più grande di Europa) sono pochi passi e l’anello
verde che circonda Stare Mesto (Città vecchia) misura 4 km circa,
l’ideale per le corse mattutine, scandite dal Santo Rosario.
Nel mezzo di Mosca ti trovi la
Moscova, solo intravista , perché in realtà la meta del nostro
viaggio è Voronezh , 500 km a sud circa, il cui omonimo fiume
staglia la parte collinare della città da quella pianeggiante e ne
definisce la vegetazione. Anche qui un obiettivo facile per le corse
mattutine accompagnate dal rumore della acque, la cui portata e la
cui larghezza ben si integra con le dimensioni russe, tutto maggiore
rispetto alla norma.
A Troyan , in mezzo ai balcani
bulgari, scorre l’Osum, piccolo fiume che, risalendo verso nord
est, sorge proprio dietro al nostro alloggio e si disperde nelle
montagne poco più in là; dalla camera è possibile sentire il
rumore delle acque e definirne il flusso e la provenienza.
LA FEDE
A
Cracovia non vale per me, tutto sembra chiaro , limpido e cristallino
, a solo due ore da casa. Santa Maria, Wawel, Sant’Adalberto e
addirittura il Santuario della Madonna Nera di Czestochova (Yasna
Gora che erroneamente pensavo volesse dire Madonna Nera e che invece
significa monte chiaro) che insieme a mamma e zia, grazie alla
splendida disponibilità di Olek, riusciamo a visitare, La leggenda
vuole che sia stata dipinta da san Luca che, essendo contemporaneo
alla Madonna, ne avrebbe dipinto il vero volto. L'icona venne portata
dalla Russia a Jasna Góra, nel 1382, dal principe Ladislao di Opole
che fece costruire il monastero sulla cima della collina sovrastante
la città e vi chiamò i Monaci paolini per curare il santuario. Nel
1430, durante le guerre degli Ussiti, l'icona venne profanata a colpi
d'ascia, tanto ancora oggi sono visibili gli sfregi.
Nel
1655 per due mesi Jasna Góra resistette all'assedio dell'esercito
svedese. Non finirò mai
di ringraziare Olek di tutto ciò e averlo fatto insieme alla mia
famiglia è stato qualcosa di unico….Gincuia..
Russia e Bulgaria, ovvero
cristianesimo ortodosso. Conservavo ancora le catechesi di Padre
Daniele che parlavano di tutto ciò e davvero sono state propizie per
capire le tendenze e le caratteristiche della dottrina. Due momenti
molto belli. A Mosca il giorno del ritorno, all’ingresso dei Piazza
Rossa , una piccola cappella dove si celebra quella che a me sembra
una preghiera di lode. Riconosco le icone di molti Santi , la Vergine
ed il Bimbo che porta in braccio. Ci sono molte candele e canti in
tono dei presenti. Un sacerdote guida la preghiera; entro con
Christian e mi unisco a loro. Tra le poche parole che riconosco
Spassibo (grazie ) ed il nome di molti Santi. Il segno della croce
con inversione dei gesti laterali è alternato alla continua
genuflessione, mentre le donna tutte portano il velo. Rimango con
loro e con loro prego, capiscono la mai dottrina, ma mi unisco ai
loro costumi…è stato bello…spassibo.
Troyan; a fianco del campo (con
annessa pista di atletica ora in terra usurata) c’è una chiesa
ortodossa. Il 23 giugno è Domenica. Yordanka mi dice che verso le
7 30 ci sarà una celebrazione; la funzione Domenicale per loro non è
obbligatoria ed in molte chiese non viene celebrata. Casco bene e mi
riunisco, vestito da campo, pronto una volta uscito ad unirmi ai
bambini per il torneo finale. Una signora anziana gestisce il canto,
dolce e soave in stile orientale, continuato che dura per tutta la
celebrazione molto diversa dalla nostra, l’iconostasi dietro al
quale dalla porta settentrionale ogni tanto esce ed entra il
sacerdote nasconde sul tavolo le immagini della Santa Famiglia. Mi
sembrava di essere tornato a Gerusalemme e Betlemme , al santo
Sepolcro ed alla Basilica della Natività. Tutte queste grandi
differenze non le ho viste ne sentite….Blogodaria
I BAMBINI
Cracovia: l’educazione ed il
rispetto del popolo polacco si trasmettono a tutti i bambini, fatta
eccezione per quelli con disagi comportamentali e sociali , i quali
comunque sono attenuati dal clima culturale e dalla grande apertura
di questo popolo. I tratti somatici sono delicati e sottili, i
capelli spesso chiari, come gli occhi ed il sorriso acceso. Mi sembra
che i loro sguardi riflettano la serenità di una nazione che filtra
i concetti occidentali in una etica interna stupenda. Lavoriamo con
molti orfani e adolescenti deviati socialmente ma colgo la serenità
pur nei problemi. Ogni volta che torno da li sono stupito dal popolo
polacco, conoscendone la storia ed il passato recente e mi chiedo
come abbiano fatto a risollevarsi cosi in fretta…i bambini ne sono
lo specchio, soprattutto nei tratti caratteriali..un esempio per me
La Bulgaria con i suoi fanciulli
presenta differenze : una apparente maggior chiusura ed introversione
(cioè comportamenti e pensieri rivolti al proprio interno anziché
esterno) che maschera comunque una grande sensibilità d’animo
manifestata nel magico campo di erba verde, dove le diverse etnie,
come accade in Troyan, si fondono non senza difficoltà ed a mio
avviso si manifestano nel caso del piccolo ‘’Robinho’’ (da
noi soprannominato per le analogie con il giocatore vero) che dopo
circa mezz’ora di allenamento si mette da parte rifiutandosi di
continuare a giocare. La motivazione psicologica in questi casi è
un’esclusione da parte dei compagni quando spesso in realtà è
proprio il comportamento del bimbo che richiama un feed back negativo
da parte degli altri. Ce ne sono a milioni anche da noi; Insieme a
Dario prendiamo il bambino lo ritrasportiamo in campo, portandolo ad
un contatto fisico attraverso il cinque a tutti i suoi compagni e lo
incitiamo per ricominciare. Nessun bimbo odia il gioco, lui
nemmeno….si ricomincia ed alla fine è felice…il bimbo è di
etnia rom..l’integrazione laggiù alla base del progetto .
COMPAGNI DI VIAGGIO
Alberto: che dire. L’esempio
applicato al fare che si tramuta nel lavoro ad altissime intensità,
sia esso in campo che fuori, l’Amicizia inserita nella Ricerca
attraverso lo sforzo e la Condivisione della sofferenza come motore
per migliorare. Partendo con lui so che dovrò alzare il livello di
attività, tornando so che sono migliorato, stando insieme cammino
(il più delle volte corro) con al fianco una spinta continua per
dare qualcosa di più ai bambini…Il viaggio è ancora lungo,
l’intensità aumenterà ancora, ma la condivisione ci aiuterà
nelle difficoltà….grazie Amico. Ho molto da imparare da te.
Christian: la persona ed il Fratello
con il quale ho viaggiato di più, l’idea che la parsimonia sia la
chiave di volta per accedere ad una Felicità maggiore a costo di
rinunce volontarie (cibo e altro) che costano sacrificio. La
purificazione del corpo come chiave per accedere allo Spirito e la
costante ricerca di aiuto ai più deboli. Lo sport slegato dalla
competizione sfrenata e dall’idea che una vittoria cambi la
vita…anche qui un Cammino importante, ancora lungo ma nella giusta
direzione..vamos adelante hermano.
Dario: il viso nuovo, quello della
voglia di dimostrare giustamente che tanto mi ricorda i miei primi
viaggi, dove poco hai chiaro la mission e gli obiettivi perché
l’esperienza è la base di tutto. Quello che ti viene detto può
solo essere filtrato dalle esperienze e dalle oscillazioni emotive
che non sono mai a comando e diverse per tutti, definendo cosi ciò
che ognuno sente, vede e ricerca, incanalato nella propria storia
personale. Un ‘Amicizia che nascerà di certo e per me un banco di
prova importante come tentativo di fare da guida nelle difficoltà e
di condividere. Gli ho chiesto se si è sentito giudicato o rifiutato
in qualche momento alla fine di tutto; ha risposto di no, che si è
sentito accolto ed accompagnato…spero sia ciò che realmente è
accaduto. L’inconscio è spesso difficile da gestire.
GLI ALLEDUCATORI
Polonia: mi sento legato a tutti ma
vorrei citare Witeck. Lo conobbi nel 2009, un ragazzo fantastico che
sprizza energia da ogni poro, che adora i bambini ed è più di un
allenatore. Lo rivedo sempre per poco e stavolta ancora meno. La
stima per l’uomo , ingloba sempre quella del tecnico e
dell’educatore, e la sua sofferenza visibile per chi l’ha
conosciuto tempo fa è dimostrazione che la passione e l’Amore per
ciò che fai sono sempre superiori. Quando ritorno tutte le volte a
Cracovia insieme al mitico Olek è lui la prima persona che spero di
vedere…gli auguro tutto il bene del mondo…Do vidzenia Witeck….
A Troyan incontro Vladi: ci dicono
sia nuovo, non c’era nelle visite precedenti. Laggiù c’è molto
bisogno di allenatori giovani, che si relazionino bene e comunichino
positività ai bimbi , oltre ad insegnare correttamente le tecniche
calcistiche. L’insegnamento in est europa spesso verte su schemi
comunicativi rigidi,con comunicazioni non verbali dure e chiuse, su
approcci comportamentisti e metodiche sanzionatorie e punitive che
pensiamo siano poco adatte allo sviluppo della personalità. Vladi
mostra oltre alla passione per lo sport ed una eccellente capacità
dimostrativa (un aspetto spesso sottovalutato) un sorriso fisso in
volto e la capacità di ottenere senza alzare la voce. Mi ha colpito
l’umiltà manifestata nella gioia di fare ciò che fa e di non
chiedere di più, accontentandosi di ciò che ha con una pacatezza
pazzesca, laddove i mezzi gli potrebbero permettere altro….ho
sentito sollievo e anche un po’ di disagio, tipico di quando
incontro una persona pura che mette in risalto ciò che ancora non
sono….meglio cosi….
LA NATURA
Qui le similitudini ci sono ,
eccome. Dentro di me sento di aver fatto un viaggio unico, in
quell’est europa che ha una storia affascinante, dove ho riscoperto
il gusto della campagna sperduta, boschiva e non , montuosa e
pianeggiante che si alterna alle città storiche come Cracovia, Mosca
e Sofia. Le coltivazioni sperse nei saliscendi e nel verde che porta
da Cracovia a Czestochova, da Mosca a Voronezh, da Sofia a Troyan,
liberano molta gioia, perché raccontano del lavoro degli abitanti di
questi terre e dei loro sforzi, alternati alla volontà di cambiare e
si modernizzarsi ma di rimanere sempre legati al loro passato, alla
loro storia che difendono con grande forza. Il contrasto urbano-non
urbano è espresso molto bene da Vladi (un altro) colui che ci
accompagna nell’avventura russa guidando i nostri spostamenti) e
che ci dice che, insieme alla famiglia, passa i suoi week end (quando
non lavora , perché qui il lavoro non è uno scherzo) sulle rive di
un lago 80 km ad est di Mosca, immerso nella natura alla ricerca
della pace e contemplando la quiete che la capitale russa non riesce
a trasmettere….Do svidania….
LA CORSA
Cracovia: suona la sceglia alle 7,
tempo di recitare le lodi, ed i pantaloncini sono già al loro posto,
il garmin anche e Alberto che alle 7 20 dice : ‘’è ora, si
va’’….la precisione nel nostro incontro è scandita dai ritmi
della giornata che spesso comincia cosi e va via via in crescendo
come intensità ed emozioni. Gli allenamenti duri sono l’antipasto
di ciò che sapremo dare in campo ai bambini, la sofferenza del corpo
come liberazione e miglioramento dello Spirito…Resistenza, forza,
andature, Velocità (la sua, la mia meno), il cuore che pompa e la
cavità ventricolare sinistra che accoglie una gittata cardiaca
aumentata per spedirla in ogni zona del corpo. Programmiamo e
valutiamo le risposte, cerchiamo di migliorare e di testimoniare
quanto sia bello fare tutto ciò; non ci sono premi o medaglie per
ora….solo la Gioia e la Felicità e speriamo l’Esempio, che
pensiamo valga molto di più…..’’
NON
ACCUMULATEVI TESORI SULLA TERRA, DOVE TIGNOLA E RUGGINE CONSUMANO E
DOVE LADRI SCASSINANO E RUBANO; ACCUMULATEVI INVECE TESORI NEL CIELO
(SPIRITUALI), DOVE NE' TIGNOLA NE' RUGGINE CONSUMANO, E DOVE LADRI
NON SCASSINANO E NON RUBANO. PERCHE' LA' DOV'E' IL TUO TESORO, SARA'
ANCHE IL TUO CUORE. (MATTEO
6:19-26). Lo
leggiamo insieme in Bulgaria durante un pranzo a Troyan ma lo riporto
a Cracovia, metaforicamente ai nostri allenamenti con Alberto perché
cosi si è costruita l’Amicizia che per me è un tesoro che già
ora è lassù…grazie Mister…
Mosca: esco al mattino, pioggia
lieve, strada bagnata, vorrei dirigermi in Piazza Rossa, dopo
mezz’ora a buon ritmo ad un incrocio interminabile identifico un
ragazzo che spero parli inglese e gli chiedo quanto manchi….’’
30 minutes again’’..cavolo..le distanze russe sono cosi, e
nonostante il nostro hotel sia in una zona centrale la metà è
lontana. Poco male: l’aereo pomeridiano ci permetterà di arrivare
per una visita veloce e per capire che siamo in un posto speciale,
con le cupole di San Basilio…..e le mura tutte rosse il cui
perimetro è troppo lungo da percorrere per i nostri tempi. Riusciamo
a vedere il mausoleo di Lenin, conservato in maniera impeccabile…la
prossima volta se ci sarà la corsa scandirà la visita..
Troyan: l’allenamento con i
bambini inizia alle 945 , ma il centro sportivo come da buon costume
dei paesi dell’est all’alba è già aperto. 7 30 e con Christian
ci dirigiamo laggiù. L’arrivo in salita permette di aumentare il
battito facilmente e le ripetute in pista sono troppo ghiotte per
farcele sfuggire.
La natura intorno a noi intima pace
e riflessione; scandisco il Rosario e guardo l’orologio. Da buoni
visitatori di un pese dell’est ci adeguiamo alle usanze e svolgiamo
(più l’amico che il sottoscritto) ginnastica a corpo libero
invogliati dal contesto circostante…ne usciamo arricchiti e
diversi…
IL MATRIMONIO
E’ quello di Lollo, nostro Amico e
collega con il quale ho condiviso esperienze uniche, ultima quella
del Chiapas, che proprio domani 29 giugno, Santi Pietro e Paolo
salirà sull’altare…..il più giovane tra noi ma uno dei primi a
compiere il passo più grande, con convinzione e decisione, sospinto
dalla Fede e dalla certezza che pur nelle difficoltà saprà trovare
la strada giusta. Un esempio per me e per noi…grande Lollo…a
sabato allora…l’ultimo pensiero è per te...
Saluti a tutti allora, alla prossima
Amici cari.
Grazie Bambini Polacchi, Russi e
Bulgari , grazie Alberto, Christian , Yordanka, grazie Lollo,grazie
Olek,Witeck, Vladi, Mitko, grazie Inter Campus…GRAZIE SIGNORE….
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