ISRAELE
14 gennaio 2013
Finalmente rieccomi in viaggio! Dopo una lunga, lunghissima sosta, la più lunga da quando ho iniziato il mio pellegrinaggio in neroazzurro, si riparte. Certo, non nascondo che stare a casa con Si per più di un mese e' stato bello, bellissimo, ma mi mancavano i campi del mondo e da domani tornerò a calcarli.
Israele e' la meta, questa volta, Nazareth se vogliamo essere precisi, per un progetto che cerca di mettere sullo stesso campo di gioco bambini israeliani e bambini arabo/israeliani, ad inseguire lo stesso pallone. Non e' la prima volta che vengo qui, anzi siamo già alla quinta, e so già che l'impresa e' ardua, perché fin quando siam qui noi le cose vanno come vorremmo, ma non appena lasciamo la "terra promessa" ecco che i due mondi tornano a separarsi, ma vale la pena tentarci tutte le volte e così dopo un viaggio di quasi dodici ore (certo che se i biglietti li facciamo prendere alla ditta che ci sponsorizza quaggiù, la Nilit, e' scontato che cerchino i voli più economici e quindi con più scali, maledetti!) eccomi a Nazareth, pronto domani con Lorenzo a scendere in campo e a riprendere da dove avevo lasciato le cose ormai quasi sei mesi fa. Qui non prevedo una parte teorica con gli allenatori, perché unire in aula arabi ed israeliani adulti e' impossibile e i precedenti tentativi son stati tutti fallimentari, ma voglio concentrare il lavoro sul campo, cercando attraverso il gioco, di avvicinare i bambini delle due parti, cercando di farli collaborare, farli unire con lo scopo del gol e magari riuscire così a sensibilizzarli un po' gli uni nei confronti degli altri. Utopia? Forse, ma la sfera magica può tutto! Domani vedremo, domani si riparte!!!
Grande Bebe! E anche grande iniziativa.
RispondiEliminaLeggendo il post, una curiosità: con i bambini, israeliani e arabi, che lingua viene usata?
Ancora, i complimenti all'iniziativa!
m
Ciao Boja! Con gli allenatori parliamo in inglese: chi piu', chi meno, tutti capiscono e parlano la lingua, mentre coi bimbi abbiamo qualche difficolta' in piu' perche' un po' parlano ebraico, un po' arabo, ma...abbiamo la palla! Unico, vero, linguaggio universale! Con quella ci capiscono ovunque nel mondo. Ciao!
EliminaPremio Nobel 2013 per la pace: Alberto Giacomini
RispondiElimina...e si che ti facevo una persona seria, Ferro! Pirlone! In ogni caso, se l'han dato all'unione europea, possono darlo a chiunque!
RispondiEliminaciao bebe,,, un abbraccio+++
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