Sui campi del mondo
sabato 16 novembre 2024
venerdì 15 novembre 2024
Yellowknife
Se cinque anni fa mi avessero detto che mi sarei ritrovato in questo posto, a nord del Canada, nei territori del nord ovest, oltre a provare imbarazzo per via del fatto che non avrei saputo collocarlo sulla mappa, avrei anche dubitato dell'eventualità. Ma Fifa mi sta facendo scoprire realtà altrimenti per me irraggiungibili, mi sta facendo vivere esperienze altrimenti inimmaginabili e, anche se a volte mi sembra di non meritarmele, che voglio e cerco di godermi fino in fondo. Questo lungo viaggio mi ha portato fin qui a vedere per la prima volta l'aurora boreale (uno spettacolo incredibile, assolutamente...astonishing rende più l'idea del nostro stupefacente), a camminare per strada a meno 18 gradi (nulla per questo posto, che tra un mese, mi dicono, si ritroverà a meno 35, meno 40, lo scorso anno a febbraio a meno 50!), ad incontrare una volpe mentre andavo al ristorante, a camminare per un buon 400 metri sopra la superficie ghiacciata del lago e...ah, già, a lavorare. Si, perché in questo posto assolutamente affascinante (per una settimana. oltre credo si potrebbe impazzire, considerando anche che tra poco il sole farà capolino all'orizzonte per un paio d'ore e nulla più) son stato catapultato per lanciare il progetto in Canada, per formare i primi insegnanti/allenatori, che poi inizieranno a girare e a "diffondere il verbo" e ad inserire il calcio nelle loro ore di educazione fisica. E ogni volta rimango stupito dalla forza di federazione per cui lavoro: è stato firmato un accordo con quello che potrei identificare come il ministro dell'educazione dello stato, dei territori del nord ovest, per cui da ora, per promuovere il progetto, le ore di educazione fisica diventeranno due nel corso della settimana. Non so quanto sia alla portata di tutti questa cosa. Ma meno male che si riesce a fare. Non tanto per il calcio in se, ma perché così, anche se ancora non abbastanza, i bambini hanno la possibilità di muoversi un po' di più. E ne hanno bisogno. In questo meltin pot di "razze" (ho incontrato gente originaria dello zimbabwe, della somalia, dell'egitto...) l'obesità sta diventando un problema sempre più grande tra i bambini più piccoli, mentre la dipendenza da droghe e alcol tra i più grandi, adolescenti così come adulti. Quindi promuovere un po' di sport male non può fare. E allora via, concentriamoci sul lavoro per un attimo, prima di tornare a pensare cosa poter vedere a Yellowknife
lunedì 11 novembre 2024
From est to west
Rientrato a casa lunedì, eccomi oggi, domenica, di nuovo in viaggio. Questa volta diretto dalla parte opposta del globo. La destinazione, infatti, è Yelloknife, in Canada, nei territori del nord ovest. Esattamente dalla parte opposta rispetto a Honiara! Da +10 di fuso orario a -9, da +28 gradi di temperatura media, a -14. Spero il mio corpo non si ribelli, non si lamenti, anche se in cuor mio so che non sarà così. In questi 20 anni di viaggi in giro "sui campi del mondo", appunto, non ho mai subito grossi scossoni per via di time zones o condizioni climatiche e non penso che questo viaggio faccia eccezione. Certo, è una bella rottura di cog....i ritrovarsi fermo in aereo per altre 12 ore, ma alternative non ne ho, quindi animo in pace e via, verso questa nuova avventura.
Arrivato a Vancouver ho 7 ore di stop, prima del mio aereo per quel posto sperduto nel mondo dove mi hanno spedito, per cui decido di lasciare il mio zaino al deposito bagagli e uscire per fare due passi, seguendo il consiglio di una gentilissima signora (credo dell'est europa, considerando il suo modo di parlare) dei controlli cui chiedo se sia possibile uscire dall'aeroporto. Il mio compagno di viaggi sostiene che pioverà a breve (ci sentiamo via whatsapp perché lui arriva da monaco e io da francoforte), ma a me poco interessa: dopo altre 12 ore passate seduto, sdraiato, in aereo, ho bisogno di muovermi, di sentire l'aria sulla faccia, di respirare ossigeno vero, per cui pioggia, neve e vento di certo non mi spaventano. Ed in breve eccomi fuori. E ancora più velocemente eccomi in centro città, grazie al treno sotterraneo che collega l'aeroporto alla città. Qui mi lascio andare all'istinto: giro a caso, senza una meta, camminando di qui e di li, giusto per vedere, capire dove sono, dove mi trovo, giusto per muovermi e vedere qualcosa che non sia parte dell'aereoporto. La città è grande, ma tranquilla allo stesso tempo: è domenica e domani sarà un giorno di festa, e ciò sicuramente incide, però pur essendo in una città di quasi 700000 abitanti, tutto mi appare rilassato, tranquillo, piacevole. Cammino un paio d'ore a caso, passando e perdendomi anche in stanley park (sarò provinciale, ma il Parco di Monza...), poi son costretto a rientrare in quel non tempo, in quel non luogo che è l'aeroporto, pronto per il prossimo volo diretto a Yellowknife, dove mi aspettano neve, ghiaccio, freddo...ma anche 30 allenatori e 100 bambini. E allora, via, partiamo! Domani recupero e da martedì si farà sul serio!